Gruppo affiatato di subacquei toscani, che ha organizzato, fotografato e filmato immersioni in toscana e liguria tra il 2006 ed il 2014.
mercoledì, luglio 26, 2006
Parliamo di Fotografia (Parte seconda)
Rubrica di fotografia subacquea (e non solo) a cura di Vittorio.
E’ giusto pensare ad un sistema tecnologico che ci assista e ci aiuti a raggiungere gli obbiettivi prefissati ,ma quando questo , da solo sceglie i parametri essenziali e non ci permette di interagire con esso crea una sorta di marasma .
Alex ha ragione nella sua osservazione , ma confonde aggiornarsi con stare al passo coi tempi , se paragoniamo la fotografia classica a quella digitale infatti, non si riesce a capire quale sia il pendolino e la locomotiva , si sa solamente qual è il più veloce.
SE nel sistema tradizionale NOI ci aggiorniamo imparando una materia nuova, fatta di matematica, fisica , arte e creatività , nel digitale sostituiamo le prime con l’ultima novità tra le fotocamere o software , e sfido chiunque a spiegarmi come faccia un programma , in modo tangibile intendo, a correggere , migliorare o comunque a modificare una foto.
Ovviamente l’impoverimento culturale non lo troviamo soltanto nel panorama fotografico, ma ovunque , condividendo la replica di Mauro , auguro di non trovarci un domani su Marte impossibilitati a qualunque azione perché non disponiamo dell’ultima news tecnologica.
Sempre in riferimento alle repliche del post precedente , ed entrando nel merito del foto-sub, le difficoltà legate ad una buona immagine sono molteplici , vediamo quindi di cominciare ad addentrarci nell’argomento.
Prima di immergerci certamente avremmo fatto alcuni scatti di prova con la nostra fotocamera memorizzando le funzioni dei tasti principali , macro, zoom+_ ,flash auto , forzato , lampo di schiarita, selettore di esposizione ecc.
Scendendo in immersione tutto diventa più difficile, l’assetto è fondamentale con conseguente aumento del consumo d’aria , un piccolo soggetto poi, non vi aspetterà per ore , quindi rapidità ed azione diventano capacità importantissime e questo in soli pochi metri d’acqua , non pensiate poi di essere immuni alla narcosi nelle immersioni profonde dove pochi tasti possono diventare incasinati come quelli di un pianoforte .
Sott’acqua un valido compagno diventa maggiormente importante durante la ripresa fotografica; mentre voi aggeggiate con i pulsanti ,aumentando il livello di stress ,sarà lui il più delle volte ad indicare ed illuminare i bersagli , per questo motivo le foto dovranno essere anche argomento di riflessione tra compagni , tanto da capirsi meglio e subito.
L’altra volta ho aperto il post con la foto di una prorompente sirena che non è ,PURTROPPO, un gadget di questo improbabile “corso” ,ma ha acceso piacevolmente un interesse sul tema . Vediamo ora le osservazioni alle prossime immagini.
Vittorio (Archimede)
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2 commenti:
Very pretty design! Keep up the good work. Thanks.
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