La respirazione deve mantenere livelli normali di ossigeno ed anidride carbonica nei tessuti e nel sangue; chi respira aria al livello del mare adatta, inconsciamente, la respirazione alle necessità metaboliche e di esercizio, ma questo non sempre avviene in immersione, dove concentrazioni non fisiologiche di ossigeno, azoto ed anidride carbonica possono avere effetti, indipendenti, cumulativi o interattivi che sono esacerbati dalla profondità, dagli sforzi, dalla resistenza ventilatoria e dalla densità del gas respirato.
Bisogna "pensare" alla propria respirazione quando si è in immersione!!!
L'eccesso di CO2 provoca dispnea ed affanno e questo può generare paura e panico. Dato che, però, la pressione parziale di ossigeno aumenta, la CO2 diventa un indicatore meno efficiente della necessità di ventilare di più e questo ne provoca l'ulteriore aumento.
L'importanza di un'adeguata respirazione non è sempre enfatizzata durante i corsi di immersione ed i sub novizi sono particolarmente soggetti a compiere risalite rapide, per il panico scatenato dalla dispnea, con evidente rischio di Patologia Da Decompressione. Considerando che la normale autoregolazione della respirazione può essere compromessa in profondità, i subacquei dovrebbero ventilare adeguatamente e minimizzare gli sforzi per evitare l'affanno.
In caso di improvvisa necessità di attività fisica intensa, la ventilazione dovrebbe essere aumentata, respirando profondamente. Questo è il modo migliore per evitare la terrificante situazione di soffocamento in immersione.
Ma, se accade, che si deve fare? La cosa migliore è di fermarsi, riposarsi, respirare profondamente ed attendere che la respirazione torni normale.
Conclusioni:
Alla base dell'attività subacquea, effettuata in sicurezza, c'è senza ombra di dubbio una buona istruzione iniziale e un adeguato addestramento pratico, inoltre la conoscenza e l'esperienza fanno il resto.
Quindi per diventare dei buoni subacquei, che significa andare sott'acqua senza farsi male, bisogna "andare sott'acqua" ma solo questo non basta, infatti bisogna anche "studiare" ovvero approfondire e conoscere tutte quelle utili informazioni di cui abbiamo bisogno, documentarsi, informarsi (visitare il blog SUBnormali-TEAM) e anche partecipare a seminari, corsi di aggiornamento, ecc.
Il bello della Subacquea è anche in questo, …a differenza della quasi totalità degli altri sport, che esiste la necessità di una grande preparazione teorica, per la quale non esiste limite!
Un abbraccio cordiale a tutti gli appassionati del mare da Ale ì Luce
8 commenti:
Luce quello che dici è importante ma purtroppo quello della corretta respirazione non è un probblema solo dell'andare in acqua,ma comune e generalizzato.
Purtroppo le popolazioni occidentali hanno perso la capacità di respirare bene, adottando una respirazione esclusivamente toracica,anzichè una respirazione mista diaframmatica,toracica e scapolare.
Nella subacquea ARA non si è prestata molta attenzione all'argomento mentre nell'apnea ci sono stati studi molto approfonditi sulla respirazione, tanto che tutti i recordman applicano pratiche Yogiche alla subacquea e soprattutto il Pranayama.
La parola Pranayama deriva da due parole distinte:
PRANA=forza vitale,essenza della vita
AYAMA=estensione,controllo
il primo a praticarlo nella subacquea fù MAYOL detto anche l'uomo delfino, a differenza di Maiorca che utilizzava l'iperventilazione per le sue discese, Mayol aveva appreso l'arte di respirare dalle popolazioni dell'estremo oriente soprattutto dai pescatori di ostriche.
Il Pranayama è dunque la scienza del respiro ed il diaframma è importantissimo, pensate che il diaframma a riposo si muove di circa 1,5 cm spostando circa 0,5 litri di aria,nella respirazione profonda l'escursione del diaframma è di circa 8 cm con una quantità di aria "movimentata" di circa 2,8 litri.
Questo dato ci fà capire che adoperiamo 1/6 della nostra capacità respiratoria in fin dei conti è come se una macchina viaggiasse con 1 pistone anzichè con 4 secondo te ci dovremmo meravigliare delle ridotte prestazioni???
Fondamentale per chi và in acqua ma importantissimo per tutti sarebbe imparare la giusta respirazione,viviamo in una società dove l'apparire è molto più importante dell'essere... ma come possiamo pensare che il nostro benessere psicofisico sia al meglio quando lo ossigeniamo appena il minimo indispensabile???
SALUTI
Sei un GRANDE Gavriol!!! ...ma perchè sprechi il tuo sapere con commenti e basta!!! ...questo era sicuramente un bel post ...accidentaccio!!!
un abbraccio da Ale ì Luce
Tra il dire e il fare che ci mezzo mare (come si suol dire).
Trasportare le tecniche classiche di respirazione diaframmatica in acqua vestiti con atrezzatura ARA porta a sconfortanti iniziali delusioni.
Il fascione del Gav (di solito tenuto molto stretto), i pesi e lo stress delle fasi iniziali di immersione rendono pressochè sconfortanti i primi approcci a queste tecniche. Per chi volesse provarle consiglio di praticarle le prime volte solo nella parte finale dell'immersione (ad esempio in tappa) e nel momento che si scopre che non si riesce a fare la respirazione come si faceva fuori, allentare il fascione o quello che impedisce in vita la corretta dilatazione del diaframma.
Una volta assimilate queste tecniche, portano ad un miglioramento del 10% dell'efficenza respiratoria in acqua e migliorano l'autocoscienza dello stato psicofisico sotto lo stress da immersione.
Per chi volesse approfondirle esistono decine di libri di Apnea (io ne ho letti un paio) a riguardo. Da questi ho imparato la ginnastica Tubarica, per migliorare a compensare (funziona).
Parole sante Ale(gavriol) .... non porei aggiungere altro ....
Queste tecniche, una volta fatte proprie, non sono difficili da applicare anche all'ARA.
Fare un buon trainig a secco, magari dedicando 10 minuti al giorno per provarle, non è per nulla sbagliato.
Ciao
Miky
Ma non passate mai dal mio blog?
:-)
ho appena pubblicato sul mio blog, con enorme dispiacere, un video atroce
nella stessa pagina trovate un link per firmare una petizione contro questo massacro
Pochi minuti del nostro tempo potrebbero valere la vita di tante splendide creature del nostro mare .....
il link è sotto la mia firma
Miky
http://pescefuordacqua.wordpress.com
Caro Baronetto, dipende anche dalle capacità individuali....
Gavriol, sei un grande!!! Mi vien da dire: "E' come dare perle...ai porci!!!" Meditate gente, meditate..."
carissimo "D&G" ...non ho capito bene la parte finale del tuo commento ...era riferita a me?!?!
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