lunedì, aprile 30, 2007

un'esperienza particolare!!!

il nostro amico Dr.Carlo Oggioni, di cui ho avuto il piacere di conoscere di persona, al corso di sicurezza subacquea del Dr. Alberto Fiorito, durante la sua partecipazione ad un convegno del DAN a Bruxelles, ha avuto la fortuna di provare questa inusuale esperienza, che mi ha inviato via E-Mail.

RELAZIONE SUL DAN DIVERS DAY BRUXELLES 07.04.07

A cura di Carlo Oggioni


Sono le sette del mattino e mi sveglio nell’albergo della bella Bruxelles all’inizio di un giorno sicuramente pieno ed interessante. E’, infatti, il DAN Divers Day!
Alle 1200 sono prenotato per l’im/ne nella piscina di NEMO33 ed alle 1430, nella stessa sede, è il mio turno per il Convegno DAN.

Il tempo è splendido; l’aria è fresca; il cielo è di un celeste pallido, differente da quello azzurro luminoso delle ore della sera che seguono al tramonto.

In pochi minuti di tram sono a NEMO33; avete letto bene: a Bruxelles ci sono i tram ed anche tante linee, tram che diventano anche….metro! Cioè si infilano sottoterra, anche per diversi piani, come succede alla Gare du Midi.


NEMO33 è una struttura dalle linee moderne; al piano terra c’è un ambiente molto vasto in cui è situato il bar e sul quale si aprono le grandi finestre che consentono di vedere quello che succede sott’acqua nella piscina. Infatti, qui per andare in piscina si sale di oltre un piano. Già attraverso le finestre, noto la ottima visibilità e i vari piani del fondo: sarà una im/ne fuori del normale! Sono un po’ emozionato!


NEMO33 è una piscina veramente unica: contiene 2.500.000 litri di acqua di sorgente, riscaldata a 30°C, senza odore di Cloro, perché è resa balneabile (anzi potabile!) da un sistema di filtrazione/disinfezione non chimico. Il riscaldamento dell’acqua è ottenuto con pannelli solari. La grandezza della vasca è all’incirca come quella di una piscina di 25 m, ma è più larga; non è stata creata per il nuoto, ma per l’attività sub. La profondità massima è di –33 metri che la classifica come la piscina più profonda del mondo. Il fondo è strutturato in più livelli (1.5 – 5.0 – 10 – 18 – 33 m) e, come se non bastasse già questo, c’è anche una “caverna”, lunga circa 8-10 m, con due uscite e con, all’interno, due campane alimentate da aria a pressione, continuamente rinnovata..

Per chi ne vuole sapere di più: http://www.nemo33.com/, dove c’è anche una “galleria” fotografica.


Grazie all’organizzazione scrupolosa ma perfetta, i vari gruppi di circa 20-25 Sub ognuno si succedono regolarmente nella piscina, a distanza di un’ora uno dall’altro. Finalmente arriva anche il mio turno.

Comodi e molto puliti gli spogliatoi, con armadietti che funzionano con una moneta da 0.50 euro. Rapida svestizione e doccia; prendo il computer e la mia maschera e sono sul bordo-vasca!


Ci spiegano in fiammingo, francese ed inglese (tutte lingue che conosco perfettamente.….dalla nascita!) le regole di questa im/ne, regole che per fortuna conoscevo già. In pratica non si devono portare in acqua attrezzature personali, con eccezione di pinne, di tipo chiuso, e maschera; assolutamente banditi i calzari. In pratica nel prezzo della im/ne è compreso l’uso di tutta l’attrezzatura sub. Il motivo di questa disposizione è che si vuole preservare al massimo la pulizia dell’acqua. Mi sembra più che giusto. Per curiosità, il prezzo è di 18.00 euro, ridotti a 15.00 per l’occasione.

Intorno a due lati della piscina, ci sono ordinate le ceste di pinne, maschere e GAV, divise per misura; poi le bombole (tantissime!) con i compressori e gli erogatori, appesi alle rastrelliere. Mi prendo l’attrezzatura e monto “il gruppo” senza problemi: sono pronto! La zavorra non serve, così dicono. Io ho un “problema” con la mia regione lombare, perciò mi ero già organizzato per vestirmi in acqua, come è mia abitudine.

Pensavo che mi avrebbero dato subito il via per partire per la tanto attesa im/ne ed invece prima bisogna fare “snorkeling” (così dicono) nell’acqua bassa! Tutto sommato questo fatto mi è utile perché mi accorgo che le pinne 42-43 sono troppo grandi! Esco di corsa per recuperare l’ultimo paio di pinne 41 che erano rimaste. L’accesso/uscita è fatto tramite una comodissima e grande scala di acciaio.


Comincia l’im/ne. Mi devo riorganizzare mentalmente con il GAV con corrugato, perché da tempo ho il GAV senza corrugato; ma quello di cui mi rendo conto subito è che sono un po’ leggero: 1-2 kg mi avrebbero fatto comodo, anche per quello che vi dirò fra breve. Però alla fine sgonfio completamente il GAV, espiro anche il volume…..residuo e sono a –5 m! Mi fermo, respiro e mi guardo intorno: siamo tanti!


Come avevo promesso a mia moglie, mi avvicino alla finestra prescelta e mi faccio scattare alcune foto. Una piccola “debolezza” un po’ infantile, che spero mi sia perdonata! Mentre mia moglie scatta le foto, anche io metto a fuoco un problema al quale non avevo proprio pensato!
La quantità delle bolle che arriva dal fondo a –33 m è veramente…..colossale! Penso che questo possa essere l’aggettivo giusto! Le bolle sono così tante che ho l’impressione (?) che mi trascinino verso la superficie: anche per questo una zavorra “leggera” mi avrebbe fatto comodo.

Ma non è finita qui: il numero delle bolle, oltre a disorientare, mi impedisce di vedere….le mie pinne! Meno male che la visibilità doveva essere di 33m!

Scarto immediatamente la discesa sul fondo, “volando” come si fa in mare e cerco la grande scala di acciaio (la seconda!), a pioli, che avevo visto in precedenza e che arriva fino alla massima profondità; quindi, decido di scendere lungo di essa, anche per la mia incolumità; infatti io pensavo agli altri Sub che erano con me, ma gli altri non pensavano a me: colpi di pinne e di bombole non mi mancano!

Mi metto in verticale lungo un lato della scala, vicino alla parete, e comincio a scendere lentamente. Quando sono sul fondo, ho la mia seconda grande sorpresa: è buio, tanto buio che non riesco a leggere la cifre del computer! Devo accendere la luce del display!


Per mio ricordo, porto il computer a contatto con il fondo: segna –34 m!

Mi trattengo per pochi istanti: non c’è nulla da vedere, tranne i flash delle piccole macchine foto, le uniche che è permesso portare. Il diametro del “pozzo” è di circa 6 m.

Inizio la lenta risalita con lo stesso sistema. Arrivo a –18 e poi a –10. Sono “in curva”, ma mi aspetta la Sosta di sicurezza. Aria ne ho molta.

Ora mi aspetta la “caverna”; appena l’imbocco mi sembra di avvertire una leggera corrente contraria; procedo e mi infilo dentro una delle due campane. Mi sollevo in piedi e sono fuori dall’acqua. Tolgo l’erogatore dalla bocca e mi faccio qualche respirata a pieni polmoni: bella emozione! Unica precedente esperienza, nella Grotta dello zaffiro a Marina del Cantone, Penisola sorrentina.

Esco dalla campana e dalla “caverna”; risalgo ancora fino a –5 m; mi faccio un giro, a quella quota, mentre aspetto la fine della Sosta (5x3); il computer segna 30°C. un altro record! Finalmente c’è la luce piena del sole, che entra dalle ampie vetrate, e non ci sono più le bolle, almeno quelle dell’ambiente! La visibilità è perfetta.

Risalgo ancora e sono in acqua bassa; svestizione. Uno dei responsabili, gentilmente, recupera dal bordo il mio “gruppo”. L’im/ne, durata 23 min, è finita: sono molto contento e soddisfatto.


Come già sapevo, ora mi aspetta la parte scientifica della im/ne. Devo compilare/ rispondere ad un form (ovviamente in inglese!) anamnestico e sottopormi al Doppler per la rilevazione delle bolle. Tutti questi dati provenienti dalle nostre im/ni del giorno andranno, infatti, ad arricchire il data-base del Diving Safety Laboratory (DSL) del DAN-E. Per ringraziarci della ns collaborazione, ci è consegnato un “brevetto” di Research Diver Recognition.

Da ricordare che qui a NEMO33 sono state condotte molte ricerche sperimentali del DAN-E; io mi ricordo in particolari, quelle effettuate dal Dr. Costantino Balestra, Direttore della Ricerca DAN-E, Professore di Fisiologia della Università di Bruxelles.


Passo ora a raccontarvi del Convegno. Purtroppo, non sono in grado, per mia colpa, di farvi un riassunto abbastanza dettagliato delle numerose relazioni, perché essendo state svolte in inglese, nonostante la traduzione simultanea, non sono certo della esattezza dei miei appunti; inoltre i Relatori (come sempre!) parlavano rapidamente, senza mai ripetere un concetto, magari quello importante, mettendo in difficoltà anche il Traduttore; non solo, ma, di conseguenza, anche la durata delle immagini della “presentazione” (sulla quale contavo!), era molto ridotta.

I Relatori, tutti famosi, sono stati: Peter Bennett (fondatore del DAN America), Frans Cronjé (Presidente del DAN Sud Africa), Petar Denoble (Ricercatore DAN America), Dan Orr (Presidente DAN America), Neal Pollock (Ricercatore della Duke University, Durham NC - USA), Dick Vann (Vice Presidente Ricerca DAN America), Costantino Balestra e Alessandro Marroni (Presidente DAN Europa, Presidente DAN International).


Erano presenti anche i Direttori dei DAN di molte Nazioni europee: Spagna, Polonia, Croazia, Balcani, Rep. Ceca, Slovenia, Germania, Austria, Ungheria.


Vi elenco, senza un ordine logico, alcuni “grani di sapienza” che ho raccolto.


Non si conosce con esattezza quale è la velocità di risalita corretta: è stata stabilita in modo empirico; quello che si conosce è che il n° delle bolle alla fine di una im/ne è legato, non solo ad una lenta risalita (magari differenziata), ma soprattutto all’inserimento del (o dei) Deep Stop (DS).

Il DS è effettuato alla metà della profondità raggiunta, ma deve durare almeno 2-3 min, a differenza di quanto si diceva in precedenza.

Il concetto del rischio non è soltanto statistico, ma anche relativo ad una categoria o alla persona; un certo rischio può essere accettabile per la US Navy, ma non per il Sub Ricreativo o per il lavoratore professionista. Il rischio deve essere visto anche in funzione della gravità del rischio stesso: un conto è un forma di MDD osteoarticolare ed un conto è una MDD midollare.

Il “trigger” più frequente (cioè l’evento scatenante di un incidente mortale) è la mancanza dell’aria; mentre la causa di morte, quasi sempre presente, è l’Annegamento.

Anche negli USA il n° degli Apneisti è aumentato molto in questi ultimi anni e purtroppo anche il n° delle vittime. Ora esistono anche i computer dedicati. Ho sempre saputo che arrivati in superficie, bastava un solo respiro per scongiurare la sincope da ipossia; sembra che, invece, occorrono almeno 30 sec di respiri per saldare il debito critico di O2. Il fattore più importante per la prognosi dopo la sincope è ovviamente la sorveglianza dalla superficie, cioè la rapidità del soccorso.

Non è importante la durata della Deco, ma anche come e dove è eseguita. Più lunga e più profonda è l’im/ne, più grande è il rischio; se ho capito bene questo concetto può essere reso in forma matematica dalla equazione Rischio = Prof x √ Tempo.

Bolle & Ecografia: sono le bolle del cuore sn che ci interessano, non importa come ci siano arrivate! Queste sono le bolle intravascolari; ma ci sono anche le bolle extravascolari, intratessutali, che ci interessano forse di più! Sembra che si stia mettendo a punto uno strumento che consentirà di “vedere” anche questo tipo di bolle.

Lo scopo della ricerca del DAN è quello di ridurre ulteriormente il rischio dei Sub ricreativi: tutti vogliono tornare a casa “divertiti” e sani! Si deve cercare di ridurre al minimo il n° delle bolle circolanti (intravascolari); tante bolle non vogliono significare sempre MDD (MalattiaDaDecompressione); ma sicuramente tante bolle venose significano Stress Deco, mentre aumenta parallelamente la possibilità che le bolle possano scavalcare il filtro polmonare. E’ stato ormai ampiamente dimostrato che l’introduzione del DS abbatte nettamente il n° delle bolle circolanti.

Il n° dei casi di MDD “non-meritati” è ancora troppo elevato: “non-meritati” nel senso che non si riesce a capire la causa dell’incidente, dal momento che l’im/ne è stata condotta secondo le regole; il DSL del DAN-E si prefigge di ridurre drasticamente questo numero di casi. Il raggiungimento di questo obiettivo passa sicuramente attraverso un miglioramento del profilo decompressivo, come quello che si ottiene con l’inserimento del DS, con le caratteristiche di cui sopra. Sono i tessuti veloci, come il Midollo spinale, che sono quelli più importanti durante le im/ni ricreative e il DS consente di alleggerire la pericolosità del carico dell’Inerte in questi compartimenti.

E’ rinnovato l’invito a tutti i Sub a partecipare, sotto le varie figure previste, al Programma del DSL, che si propone si raccogliere un numero elevato di profili di im/ne e di anamnesi, perchè più dati si raccolgono, più importante statisticamente sarà il risultato per la Sicurezza sub. Mi sembra di aver capito che, attualmente, il n° delle im/ni schedate sono superiori a 130.000.

Il PFO non aumenta il rischio di MDD; le indagini retrospettive a questo riguardo non sono dimostrative. Il rischio deriva soprattutto dal profilo dell’im/ne (carico di Inerte) e dalla modalità della Deco, compreso il periodo immediatamente successivo alla fine dell’Im/ne. Anche la NASA non sottopone ad indagini specifiche per PFO i suoi Astronauti, anche se sono esposti a questo rischio durante l’Attività ExtraVeicolare (EVA), cioè al di fuori della stazione spaziale. E’ ribadita l’importanza del Doppler carotideo e della durata della Manovra di Valsalva “forzata” per la evidenziazione delle bolle arteriose.

Le “macchie” cerebrali che sono state viste con la TAC nei Sub e che venivano interpretate come esiti di bolle intravascolari, non sono di origine vascolare e quindi non possono dipendere nemmeno dal PFO.

Però è stato anche dimostrato, con TEE (Ecografia TransEsofagea), in alcuni Sub con pregressa diagnosi di PFO (7 anni prima), che la grandezza del Forame era aumentata, inaspettatamente ma significativamente.

Si sente citare sempre più spesso l’Ossido Nitrico (NO) con il suo effetto protettivo sulle bolle. Ora si comincia a parlare anche della EritroPOietina (EPO).


Per chi ancora non lo sapesse, Pascal Bernabè, nel 2005, è arrivato autonomamente con un autorespiratore a –330m
(http://www.pascalbernabe.com/)
mentre Patrick Musimu , sempre nel 2005, è arrivato in Apnea a –209m, “allagando” anche…..le tube di Eustachio!
(http://www.patrickmusimu.com)

Il numero dei partecipanti al Convegno è stato veramente grande, tanto che P. Bennett, con meraviglia, ha dichiarato (qui a Bruxelles 2007, come a Roma 2005) che negli USA questo non accade mai! Questo fatto ha, ovviamente, comportato un altrettanto grande impegno organizzativo che Nuccia De Angelis (Direttore DAN Italia), Guy Thomas (General Manager DAN-E Training Division) ed i loro Collaboratori hanno assolto perfettamente.

domenica, aprile 29, 2007

Calafuria,26/4/2007

Eccovi le immagini dell'ultima immersione notturna fatta a Calafuria da me(Vittorio) con la compagnia del mitico Fede che non perde occasione per bagnarsi la faccia.





Come si può vedere il divertimento non è mancato;la passione c'è sempre e gli oltre 70' di immersione si son fatti apprezzare tutti,momento per momento.
Un saluto a tutti e a presto su queste pagine.

Prossime immersioni

Domani sera e mattina del 1° maggio immersione a Calafuria.
Mercoledì sera tempo permettendo notturna a Framura.

Per partecipare esponete i vostri commenti.
Ciao.

sabato, aprile 28, 2007

Un anno di Blog

esattamente un'anno fa, nasceva il blog dei SUBnormali-TEAM capitanato dal creatore Baronetto e gli altri compagni d'immersione Archimede, Barbiero, Gavriol, Gianfrà, Pasticca, Tusitala, successivamente affiancati da ì Luce, Bussola e Spidyy

il primo post pubblicato è datato 28 Aprile 2006 e da quel giorno il blog ha archiviato più di 300 pagine solamente sulla rubrica principale, più altri 80 sulle rubriche dedicate.

i visitatori sono aumentati notevolmente, con alti e bassi, ma comunque sempre presenti giornalmente, diversi amici si sono uniti alle varie immersioni svolte e ci sono alcuni fedeli lettori anche non subacquei.

possiamo dire di essere pienamente soddisfatti, abbiamo cercato di diffondere un'attività ludica e affascinante nello stesso tempo, dividendo una passione comune e aver attirato la curiosità di tanti, infatti le visite complessive a oggi sono più di 14.500 con una media di 40 giornaliere e i paesi esteri che sono capitati sul blog ben 56

un Augurio di Buon Compleanno al Blog SUBnormali-TEAM

giovedì, aprile 26, 2007

rubrica "Album Amici SUB"

Allora tutti d’accordo, Alberto, Barbara, Luciano e ì Luce, il ritrovo solito posto: parcheggio Bottai alla Certosa ore 6,30 caffè e partenza per Porto Ercole, dove ci aspettano gli amici Simone e Stefania dell’Argentario Divers per accompagnarci con il gommone a fare un paio di immersioni.

invece la giornata ci ha riservato molto di più!!! clicca quì per leggere tutto il racconto

mercoledì, aprile 25, 2007

Fine settimana sub


In questi giorni (26,27,28/4) vorrei fare un tuffo o a Calafuria, o a Framura.
Se qualcuno vuole aggregarsi risponda e decidiamo così il come ed il quando.
Un saluto a tutti
Vittorio.

lunedì, aprile 23, 2007

Computer Uwatec Galileo Sol

Ho partecipato ad una serata insieme ad altri 50/60 subacquei:
la presentazione dell'innovativo computer subacqueo della Uwatec ...il Galileo Sol, forse chiamarlo semplicemente computer subacqueo è troppo limitativo poiché le sue molteplici funzioni, altamente tecnologiche, lo rendono una vera e propria opera d'arte!!!
...(questo è scritto nell'opuscolo!!!)

Utilizza l'algoritmo predittivo multimiscela (PGM), ha un grande display a matrice di punti, un processore riprogrammabile
mediante infrarossi e integra un cardiofrequenzimetro e una bussola digitale!!!
tutto quì!? ...nooo!!! ...è possibile, con il software di corredo, oltre che scaricare i vari grafici delle immersioni, con tutti i dati relativi, caricare al suo interno 100 immagini bitmap (scala di grigi) di messaggi testo, mappe, tabelle, ecc....

Le impostazioni sono completamente personalizzabili, gli allarmi disattivabili e i vari avvisi scelti nei formati visivi/sonori. Chiaramente si può scegliere fra 6 lingue precaricate o scaricarne altre dal sito ufficiale, inserire i propri dati personali, monitorare la bombola del compagno e ...far
si un cappuccino a metà immersione!!! ;-)

scherzi a parte, come potete vedere (sotto) dalla gif animata del display, con i tre tasti a disposizione, si accede al menù ed i vari sottomenù, per cambiare modo di visualizzazione e richiamare informazioni e dati precaricati, infine per visualizzare la bussola.












Adesso mi chiedo in 45/50 minuti d'immersione, con questo computer al polso, cosa riusciremo mai a vedere del fondale intorno a noi?! ...certamente dopo aver speso 1.290 euro, non vorrete mica privarvi di visualizzare tutte le sue funzioni!!!

buone immersioni a tutti


per informazioni serie clicca quì

sabato, aprile 21, 2007

La Grotta del Boccale di Calafuria

Alle 8,30 di mercoledì 18 aprile ci ritroviamo al solito posto (stazione di serv. ERG ingresso FI-PI-LI) con il mio collega Alberto e dopo il consueto caffè e i 20€ di benza partiamo per Calafuria.
Ci fermiamo però prima della torre 300 mt. per scendere all’insenatura del Boccale, poiché un nostro amico (MagMax) istruttore e resp. della scuola “Gli Acquanautici” ci aveva dato un paio di dritte, per beccare al 90% la famosa grotta!!!


Dopo aver assemblato il tutto e scesi lungo la scogliera ci infiliamo in acqua e cerchiamo di attenersi il più fedelmente possibile alle indicazioni fornite, ci aspetta una lunga pinneggiata in superficie, perché le coordinate sono con punti di riferimento terrestri:


1) uscire dall’insenatura lasciandoci alle spalle lo scivolo in cemento del “Diving” (se così si può chiamare) che esiste sotto il muro di contenimento, mantenendo la rotta a 240° guardando il fondale e cercando di memorizzare riferimenti per il rientro.

2) continuare su questa rotta, sempre allineati allo scivolo in cemento (voltandosi di tanto in tanto) fin quando non si riesce a vedere la torretta del castello in mezzo alle due colline di sfondo sulla nostra sinistra e il primo arco del ponte ferroviario sopra il canale di Calafuria sulla nostra destra.



Come si può notare dall’immagine sopra, naturalmente per ottenere questo, è necessario pinneggiare per circa 15min. coprendo una distanza di circa 300/350 mt.

Raggiunto il punto contrassegnato, decidiamo di scendere e raggiunto il fondo ci troviamo a circa 16/17 mt. di profondità poco distanti dalla cigliata trasversale, percorsi pochi metri in avanti sempre a 240° e superata la cigliata, scendiamo oltre di essa a 25/26 mt. circa e come per magia voltandoci, ci troviamo l’ingresso della grotta davanti ai nostri occhi increduli. Sicuramente aiutati anche da un pò di fortuna, le coordinate comunque erano esatte!!!


Da qui comincia la nostra immersione tutta a ritroso verso riva, con il dato reciproco di 60° chiaramente dopo aver ammirato, per una decina di minuti, la volta della grotta costellata di piccolo corallo, che per effetto delle nostre bolle, salendo e depositandosi su di esso, sembra muoversi. La grotta è lunga circa 4/5 metri stringendosi ad imbuto, infatti l’uscita è più piccola rispetto all’ingresso molto ampio. Attenzione a non pinneggiare troppo …il fondo è abbastanza melmoso!!!



Recuperata la boa, lasciata legata poco prima dell’ingresso cominciamo a risalire lentamente il fondale, senza però riuscire a vedere alcun pesce, tranne un piccolo branco di saraghi e qualche donzella, comunque siamo molto soddisfatti di aver trovato la famigerata grotta del boccale e aver aperto la stagione con un’immersioncina di risveglio dei polmoni durata 40 min. (+ 15 di superfice!!!)

Paninozzo e birretta al bar sotto la Torre e alle 14,30 siamo di nuovo a casa o meglio ...al lavoro!!!

PS: mi scuso per il pessimo filmato ...provvederò a frustare personalmente l'operatore!!!
un saluto a tutti da Ale ì Luce



mercoledì, aprile 18, 2007

Non è sempre Domenica!

Anche l’altra sera io ed il baronetto siamo partiti per quel di Framura.
Direi che non si è trattato di una immersione vera e propria,ma di una scappata a controllare lo stato del fondo.
Già,avevamo soltanto una torcia ,più due di back-up quindi la probabilità di inquadrare qualcosa era notevolmente ridotta nonostante l’acqua cristallina di questi giorni.Inoltre l’assenza di un “Barbiero”e/o simili induce un senso di vuoto nell’aria che ti fa capire che non si può parlare di immersione nel senso profondo del termine.
Parliamo dunque del momento subacqueo.
Mentre io illuminavo con la torcetta a led che tengo montata sulla macchina fotografica,Mauro ispezionava più in profondità con la lampada principale, indirizzandomi verso i soggetti di maggior interesse. Devo rilevare purtroppo che questa volta l’immersione è stata poco più che discreta,ma in fondo sempre molto piacevole,sia per la serata in libertà,sia per quel poco che comunque abbiamo potuto vedere e ammirare.

Vi mostro quindi,soltanto alcune immagini della serata che ,anche se non particolari,faranno da corollario a questo post
Che altro dire……. ritenta un’altra volta.

martedì, aprile 17, 2007

CPI=Comunicazione Prossima Immersione.

Prossimo Mercoledì 18 (domani) immersione notturna a Calafuria.Gli interessati si facciano avanti.
NON DITE CHE NON VI HO AVVERTITO!

domenica, aprile 15, 2007

Full day Giglio o Giannutri

Il 28 Maggio il Lò Sub organizza un full-day alle isole.Costo 60Euro.
Alcuni di noi subnormali si sono già prenotati,gli altri vadano a vedere sul sito del Lò l'offerta,le condizioni e possibilità.
Parere di chi ha già partecipato altre volte: da fare assolutamente.
Voto=10!

Calafuria :dopo le feste bisogna pur muoversi

A causa di una infiammazione ad un timpano l’ultima mia immersione risale a circa un mese fa quando con il Baronetto abbiamo fatto il periplo della madonnina a Framura.Ormai stufo della situazione ,anche se non totalmente rimesso e con un raffreddore incombente,Martedì scorso con Federico si è deciso per scendere giù a Calafuria.
In questo periodo la cosa più difficile da trovare in acqua è il famigerato “compagno di immersione”;una specie pinnata particolarmente diversa dagli altri esseri marini,la sua pelle ,ricoperta da uno strato gommato lo rende goffo e lento nel nuoto e tutto attorno presenta escrescenze di varia fattura e luminosità,talvolta nel culmine dell’eccitamento emette anche bagliori molto intensi,persino abbaglianti e rumori più o meno continui tipo”snackle-snackle-snackle.
Fatto è che tra tutti i sub,-normali e non,ci ritroviamo solo noi due;il lavoro e i ritmi frenetici imposti dalla società moderna stanno sconvolgendo la vita del subacqueo medio!
Finalmente entriamo in acqua,con questo clima la vestizione deve essere celere a meno di non farsi una bella sudata,e mentre infilo le pinne ,tra i piedi del Fede noto il passaggio di un piccolo animale:sarà di buon auspicio?Sarà di cattivo auspicio?sarà ciò che volete ma non era un picio,….era un polpo!
Ci allontaniamo dalla costa,il movimento delle pinne lascia dietro noi una scia bioluminescente,c’è una forte concentrazione di plancton in sospensione e tante piccole larve e alcune creature simile a vermi brulicano di fronte a noi ,certo agitate dalle luci delle nostre torce.
La visibilità è ottima e l’immersione si è svolta senza colpi di scena particolari,anche se l’incontro con due aragostelle sui 20mt ci ha appassionato molto.
A 24 mt tra le fenditure delle rocce passa anche un grongo di notevoli dimensioni. L’inseguimento che ingaggiamo con lui attraverso gli scogli e le spaccature ,ricoperte da alcune spugne gialle e dal corallo rosso con i polipi aperti esaltato dallo sfondo nero della notte ,sublima questo momento.
Siamo sulla via del ritorno,una ombrina o”corvina”nuota con noi in barba ai pescatori subacquei che la fiocinerebbero volentieri; Federico sta accumulando alcuni minuti di deco, risalendo cercheremo di smaltirla,intanto vedo dinanzi a me il canale che dovrebbe farci da via del ritorno e mentre lo seguiamo ,sopra uno scoglio ,è posizionata una targa in onore ad un club subacqueo.
Più avanti una alla memoria di non so chi,poi un’altra e un’altra ancora: un gesto scaramantico mi scappa involontariamente ,accidenti se non sapessi precisamente dove mi trovo sarei in apprensione,ma devono essere proprio così tante?
Dopo 70’ riemergiamo ,il pensiero va al mio orecchio che comunque non ha dato problemi ,mentre Federico si mostra visibilmente soddisfatto.
Risistemate le attrezzature manca solo uno spuntino;ne pas problem,ecco a cosa serve il compagno di immersione: il Fede sa dove andare a quest’ora!


mercoledì, aprile 11, 2007

un informazione

mi è arrivata un E-mail informativa, su una interessante iniziativa e ho pensato di postarla sul blog, per farla conoscere a coloro che non ne erano al corrente.


per sapere di cosa si tratta clicca quì per accedere alla rubrica "Tuffi & News"

martedì, aprile 10, 2007

aggiornata rubrica download








ho buttato via 1/2 ora
del mio tempo prezioso,
per aggiornare la rubrica
Download, con una
inutile applicazione!!!


se qualcuno fosse
semplicemente curioso
può andare a scaricarla...

...non lo viene a sapere
nessuno!!!


RUBRICA DOWNLOAD

venerdì, aprile 06, 2007

Paradiso Subacqueo

In Islanda, a 50 chilometri dalla capitale Reykjavik, nel Parco Nazionale di Thingvellir, si trova la cosiddetta "Silfra Crack", una spaccatura che separa il continente Europa a destra con l'America a sinistra. Strano, ma vero: le due pareti rocciose appartengono ognuna a un continente diverso.

Il corridoio roccioso ricorda la navata di una chiesa, da cui il nome di "Silfra Cathedral". Il sito non è molto profond
o: appena venti metri. L'acqua proviene dai ghiacciai, dunque è fredda (tra i 2°C e i -4°C) e purissima, al punto da consentire ai sub una visibilità orizzontale di oltre 100 metri.

A Silfra ogni anno arrivano circa 300 sub, attirati dall'idea di nuotare tra due continenti. Le immersioni hanno costi che vanno dai 150 euro in su. Il sito è aperto tutto l'anno, ma il periodo migliore per visitarlo è tra maggio e settembre, durante l’estate islandese quando le giornate durano 24 ore e il sole è sempre sopra l'orizzonte.

Purtroppo le foto sono protette da copirait e non posso pubblicarle qui sul blog, ma sono visibili ad alta risoluzione a questo indirizzo sotto, dove si può leggere anche tutti i dettagli. …se qualcuno volesse approfittarne per una vacanza!!!

www.focus.it/Fotogallery/Gallery

mercoledì, aprile 04, 2007

Rubrica SUBsimpatica aggiornata

siamo già in aprile, fra pochi giorni sarà Pasqua
e ormai la stagione è cominciata,
...finalmente si ricomincia con le immersioni, ...oooh via!!
allora prepariamo l'attrezzatura che si ricomincia!!!


...mah ...oh Luce ...ma che sei proprio sicuro?!?!?!

clicca quì per scoprirlo

martedì, aprile 03, 2007

Una stranezza del mare!!!

Sul Blog di un'amico ho trovato questa curiosa notizia risalente a 2mesi fà

Andreste a vivere su uno sperone di roccia e metallo in mezzo al mare gelido del Nord Europa, un micro-isolotto sul quale potreste, tuttavia, fregiarvi del titolo di principe? Se la risposta è sì, potete contattare il principe Michael di Sealand, che ha messo in vendita i suoi possedimenti!!!


E' in vendita il più piccolo paese del mondo, completo di suoi passaporti, moneta, francobolli, bandiera e, persino, una squadra di calcio!!

Si tratta del Principato di Sealand, un'isola minuscola di 550 metri quadri, costituita praticamente da una piattaforma di metallo sostenuta da due pilastri di cemento, che si trova al largo della costa britannica di Harwich, nell'Essex.


Esiste perfino un sito internet con la storia le notizie principali e anche una sezione shop www.sealandgov.org


Il suo proprietario, Paddy Roy Bates, un ex maggiore inglese, si era insediato in questo sperduto avamposto marino nel 1967, insieme alla sua famiglia, e lo aveva poi proclamato Stato indipendente, autonominandosi principe. In tale veste, aveva difeso strenuamente il suo principato, contro vari tentativi di cacciare lui e la sua discendenza. Adesso Paddy Roy ha 85 anni: dal 1999 ha consegnato lo scettro al figlio Michael, il quale ha pensato che sia arrivato il tempo che l'isolotto "passi di mano".


Chi lo ha visto, riferisce che il luogo è particolarmente brutto e ventoso. Ma, secondo i suoi proprietari ha una qualità: quella di essere un minuscolo paradiso fiscale. E da ciò sperano di trarne un guadagno a 8 cifre. (novantasei milioni di euro)

Una lista di altre MICRONAZIONI

In Italia:
Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose (fondata nel 1968)
Principato di Seborga in Liguria
Regno di Tavolara in Sardegna

In Europa:
Impero di Coleman (limitato a una roulotte in Inghilterra)
Hay-on-Wye (in Galles)

Repubblica di KugelMugel (una singola casa a Vienna)

Ladonia (in Svezia, dal 1996)

Regno di Lovely (un singolo appartamento a Londra)

Lundy (in Inghilterra)

Principato di Sealand (piattaforma in Inghilterra)

Valtio (50 m² in Finlandia)

Waveland collocata su Rockall, nell'Oceano Atlantico a nord dell'Inghilterra

Repubblica di Wendland Libera (Republik Freies Wendland) in Germania

Moresnet o Moresnet Neutrale, di fatto coamministrato da Belgio e Prussia


In America:

Regno di Araucanía e Patagonia (Sudamerica) molto vasta

Repubblica di Conch (Florida)

Repubblica del Fiume Indiano (Republic of Indian Stream) (Nordamerica orientale, 1832-1835)

Molossia (Nevada/California)

Regno di Redonda (Caraibi)


In Asia:

Regno di Umanità (Kingdom of Humanity) (Mar della Cina)

Repubblica di Morac-Songhrati-Meads (Mar della Cina)

Kalayaan (o Freedomsland) (Mar della Cina)


In Oceania:

Aeterna Lucina (Australia)

Aramoana (Nuova Zelanda)

Regno di EnenKio (Oceania)

Principato di Hutt River (75 km² in Australia occidentale, fondato nel 1970)

Regno delle Isole del Mar dei Coralli (Oceania)

Principato di Marlborough (Australia)

Minerva (Oceano Pacifico)

Rainbow Creek (Australia)


In più continenti:

Impero Aerico (America, Australia, ecc.)


Senza territorio:

Atlantium (Australia)

Ducato di Avram (Australia)


Progettate o tentate ma non realizzate:

Atlantis

Frestonia (Freston Road a Notting Hill, Londra)

Reunion (Brasile)

Principato di Nuova Utopia (da creare nei Caraibi)

Westarctica in Antartide


Non verificate:

Lagoan Isles (in Inghilterra, dal 2005)

Principato di Freedomland e Repubblica di Koneuwe (Mar della Cina)

Repubblica di Taumaturgia

Talossa - sito Internet ufficiale, in inglese

Oceania Unita (United Oceania)

lunedì, aprile 02, 2007

AAA cercasi!!!

Stanco di restare all'asciutto cerco urgentemente compagni di immersione!!!


Le creature avranno sentito la nostra mancanza o no? Chi può dirlo!


Io propongo una notturna mercoledì 4.

L'ISOLA-CALAFURIA.....SUBNORMALE PER SEMPRE!!!

Visto che nessuno più pubblica sul blog dei subnormali appena ho qualche media lo faccio io- Immersione da terra a Calafuria.... Dopo una ...