martedì, febbraio 27, 2007

Paparazzi!!!

prima o poi doveva capitare!!!
...ormai sono troppo famosi i "SUBnormali"

e allora uno di loro, ...(il più fico!!!)

è stato beccato e immortalato dai paparazzi!!!

l'articolo completo lo trovi sulla rubrica

"SUBsimpatia"

se vuoi leggere: clicca quì

domenica, febbraio 25, 2007

Venerdì 23 febbraio 2007 (Tour completo della madonnina )

Partecipanti: Alex , Vittorio ,Mauro.
Assente giustificato: Federico.Ingiustificati tutti gli altri,danzatori e ballerini compresi!!!!


Già nel pomeriggio Mauro,ventilava l’idea di andare a fare il pinnacolo di Framura mentre Alex, in alternativa, pensava al giro completo della madonnina , ovvero scendere in acqua nella scogliera aldilà del porticciolo (lato sud/est) girare attorno al faraglione su cui è posta la statua della Madonna fino ad incontrare il canale di accesso del porticciolo stesso,dunque risalire in superficie.
Essendo solo in 3 più o meno autosufficienti ,avvallo l’idea di Alex che mi fa ritenere di andare incontro a qualche maggior difficoltà, ma anche di ottenere maggiori soddisfazioni .


In effetti scendere tra gli scogli con le attrezzature montate non è facile, ma, la nostra preparazione atletica è tale che come stambecchi saltiamo leggeri gli ostacoli (n.d.r: di Alex P. si legga “arrampicata libera” o “pareti rocciose” edizioni “baronetti sotto l’ombrellone”).
La valvola di scarico della muta di Mauro al momento di scendere in acqua va in pezzi e si teme l’allagamento ,invece riesce ancora alla meno peggio a fare tenuta e ci permette di continuare.

Ci sono tante cavità,alcune notevoli,ma non accessibili,la parete è verticale e grande, poi forma un canyon quindi termina con una franata di scogli tra la poseidonia .La visibilità è discreta,nella media del periodo ,ma molto lontano da ciò che vorremmo .

Incontriamo tante margherite di mare ,ancora una magnosa e dei batti-batti, alex invece insegue una murena poi un grongo.


Le pareti nascondono una varietà incredibile di vita; madrepore gialle,


nudibranchi,seppie ,polpi e piccoli crostacei catturano costantemente la nostra attenzione,ma non so quanto manca ancora al punto di rientro e i nostri manometri stanno scendendo sotto ai 100 bar.

Mauro adesso sta alcuni metri sopra di me per consumare meno aria, mentre io accelero il passo e mi fermo soltanto per osservare cose particolari anche perché le torce principali non dureranno a lungo: sono 45 min.che siamo sotto la superficie.

Fotografo ancora uno spirografo ,peccato che si sia chiuso subito dopo e non lo abbiano visto anche gli altri , cambio torcia ,passo a quella di back-up che mi assiste ancora.Ormai siamo vicini alla meta abbiamo 50 bar in bombola e possiamo osservare in tranquillità l’ultima parete prima di seguire il canale d’ingresso del porto dove eseguiremo la sosta di sicurezza.

Mauro è il primo a risalire mentre Alex dietro di me ha fatto un giro un po’ più lungo ma ha una scorta d’aria maggiore e non mi preoccupa quindi risalgo anch’io; in un minuto risale anche Alex . Il computer indica un tempo di fondo di 64’ e i manometri dai 10 ai 50 bar.

Mauro ed io siamo soddisfatti , alex un po’ meno; gli lasceremo decidere il menù per rifarsi .
La prossima pianificazione prevede bombola da 15 Litri per avere una autonomia di 80 minuti, necessaria per fare il giro in tutta tranquillità.

Spaghetti aglio olio e peperoncino vi attizzano?

Calendario 2007

Ricorderete sicuramente
il sito "Scubabob" di Roberto Sozzani

al quale tempo fà chiesi di poter pubblicare

un suo bellissimo e dettagliato articolo
sul Dugongo.

(lo trovate nella rubrica Biologia M
arina)


.
..beh ...tornando a visitarlo,
ho trovato un calendario
veramente bello
e naturalmente in tema subacqueo,
in formato PDF scaricabile gratuitamente!!!


p
otete anche firmare il suo GuestBook
come
ho fatto io ...credo che gli farà piacere!!!


per visitare il suo sito
clicca sull'immagine Scubabob



per scaricare direttamente il calendario clicca quì


questa è una foto del calendario...
...oltre che bella ...è anche molto simpatica!!!

venerdì, febbraio 23, 2007

un Gigante del Mare

Notizia del Corriere della Sera

Nuova Zelanda

E' stato pescato l'ennesimo gigante del mare, forse il più
grande al mondo. I suoi occhi sono grandi quanto i pneumatici di un trattore. Un calamaro da record che pesa 450 chilogrammi ed è lungo oltre 10 metri

Probabilmente è l'esemplare più grosso mai pescato fino a ora.

I pescatori neozelandesi che hanno compiuto l'impresa si sono imbattuti nel colosso nelle acque dell'oceano al largo dell'Antartico, ci sono volute più di due ore per issarlo sull'imbarcazione con una rete, rubandolo alle profondità marine.

Il ministro della Pesca della Nuova Zelanda, Jim Anderton, ha riferito che quando è stato pescato il mollusco era già moribondo e che l'equipaggio ha compiuto un ottimo lavoro recuperandolo senza danneggiarlo.
Tanta cautela ha permesso quindi di portare a riva un esemplare praticamente intatto di «Mesonychoteuthis hamiltoni» che una volta giunto a bordo è stato immediatamente congelato per essere poi offerto agli occhi curiosi degli scienziati.

La specie cui appartiene il cefalopode è stata identificata per la prima volta nel 1925. Il primo recupero di un rappresentate illustre della categoria risale all'aprile del 2004, quando una femmina non ancora sviluppata, del peso di circa 150 chili, è stata pescata intatta vicino alle coste dell'Antartico.

Notturna a Framura(serata di ordinaria follia)

Oramai il mercoledì è serata di immersione e questa volta io e il Barbiero avremmo pianificato un tuffo a Calafuria con la partecipazione anche di Ale “pasticca”ed Enrico”tech”.

Il nitrox si presta egregiamente per questo sito e nonostante alcune discrepanze sulla best-mix,qualcuno pianificando una profondità massima di circa 30/35mt si ostina con un 30% O2 , ci facciamo preparare le bombole. La pioggia che via-via si fa intensa però, ci porta a cambiare destinazione ,a Calafuria non ci sono ripari ,mentre a Framura la galleria e la stazione ferroviaria adempiono perfettamente al nostro scopo,sostituite le bombole siamo in strada.
Ansioso di immergersi Enrico non sta nella pelle ,spedito assembla l’attrezzatura , indossa il gav,nei suoi occhi brilla la luce di chi si sente veramente tosto, un vero subnormale, lo guardo e mi chiedo : ma chi c…z gliel’ha chiusa la muta? (osserva la foto).

Ok,…. la serata promette veramente bene, e siamo solo all’inizio.

Ale e il Barbiero sono in già in acqua che si controllano, io di fronte a loro ma,….un tonfo sordo cattura la nostra attenzione. Si, è la sua serata, lungo e steso nei primi centimetri d’acqua Enrico è scivolato sopra lo strato di alghe assassine che ricoprono il cemento. Non è la prima vittima ,anzi ,ma la dea bendata ha voluto che ne uscisse indenne e quindi procediamo secondo la norma.
Subito sotto la superficie una bella murena fuori tana si fa fotografare dal Barbiero ,poi ,tra le poseidonie una alicia mirabilis ci si para di fronte .

La temperatura è ancora di 15°,sul fondo due grandi seppie sembrano in atteggiamento amoroso ,una cambia passando dal colore tipico ad una livrea striata a mò di zebra ,poi torna su toni meno appariscenti : la trovo una cosa strabiliante anche se forse non dovrei.



In fondo anche noi a seconda delle emozioni quanti colori cambiamo, dal bianco pallido al rosso oppure al giallo verdastro.

L’immersione prosegue ancora e l’incontro con altri animali ci fa sostare più volte.
Soltanto alcuni grugniti e forti rantolii, distolgono la mia attenzione. Penso ad animali feroci, a mostri marini che terrorizzano i naviganti da secoli. Tornano alla mente le vicende del Capitano Nemo a bordo del Nautilus,il suo sottomarino supertecnologico di 20000 leghe sotto i mari ,ma ,ecco che come Nemo,di fronte a me arriva un sub…,è Alex che non perde occasione per mostrare i suoi nuovi apparati . mostrare i suoi nuovi apparati .


E’ lui che sbraita come un forsennato e mi vuol mostrare per forza il suo nuovo gioiello di computer da polso.Pare che questo modello riesca anche a indicare e mostrare automaticamente i più piccoli gamberetti rintanati ,le cipree e quant’altro di poco visibile sul fondo.Pare ,ma sono soltanto voci,che col suo computer il barbiero l’altra sera abbia trovato persino un Nautilus ,ma non è dato capire se si trattava di un animale o del RELITTO di NEMO. Per adesso ci sono ancora troppi segreti, ma già si stanno aprendo piccoli spiragli sulle tecnologie in gioco, come dire….., se hai l’acqua dentro si vede!

sabato, febbraio 17, 2007

Dispnea Subacquea

Le statistiche degli incidenti suggeriscono che la respirazione ha un ruolo importante.

La respirazione deve mantenere livelli normali di ossigeno ed anidride carbonica nei tessuti e nel sangue; chi respira aria al livello del mare adatta, inconsciamente, la respirazione alle necessità metaboliche e di esercizio, ma questo non sempre avviene in immersione, dove concentrazioni non fisiologiche di ossigeno, azoto ed anidride carbonica possono avere effetti, indipendenti, cumulativi o interattivi che sono esacerbati dalla profondità, dagli sforzi, dalla resistenza ventilatoria e dalla densità del gas respirato.

Bisogna "pensare" alla propria respirazione quando si è in immersione!!!

L'eccesso di CO2 provoca dispnea ed affanno e questo può generare paura e panico. Dato che, però, la pressione parziale di ossigeno aumenta, la CO2 diventa un indicatore meno efficiente della necessità di ventilare di più e questo ne provoca l'ulteriore aumento.

L'importanza di un'adeguata respirazione non è sempre enfatizzata durante i corsi di immersione ed i sub novizi sono particolarmente soggetti a compiere risalite rapide, per il panico scatenato dalla dispnea, con evidente rischio di Patologia Da Decompressione. Considerando che la normale autoregolazione della respirazione può essere compromessa in profondità, i subacquei dovrebbero ventilare adeguatamente e minimizzare gli sforzi per evitare l'affanno.

In caso di improvvisa necessità di attività fisica intensa, la ventilazione dovrebbe essere aumentata, respirando profondamente. Questo è il modo migliore per evitare la terrificante situazione di soffocamento in immersione.

Ma, se accade, che si deve fare? La cosa migliore è di fermarsi, riposarsi, respirare profondamente ed attendere che la respirazione torni normale.

Conclusioni:
Alla base dell'attività subacquea, effettuata in sicurezza, c'è senza ombra di dubbio una buona istruzione iniziale e un adeguato addestramento pratico, inoltre la conoscenza e l'esperienza fanno il resto.

Quindi per diventare dei buoni subacquei, che significa andare sott'acqua senza farsi male, bisogna "andare sott'acqua" ma solo questo non basta, infatti bisogna anche "studiare" ovvero approfondire e conoscere tutte quelle utili informazioni di cui abbiamo bisogno, documentarsi, informarsi (visitare il blog SUBnormali-TEAM) e anche partecipare a seminari, corsi di aggiornamento, ecc.

Il bello della Subacquea è anche in questo, …a differenza della quasi totalità degli altri sport, che esiste la necessità di una grande preparazione teorica, per la quale non esiste limite!

Un abbraccio cordiale a tutti gli appassionati del mare da Ale ì Luce

giovedì, febbraio 15, 2007

Info News "EudiShow"

L'edizione 2007 della fiera
dell'attività subacquea
si terrà a Roma
dal 9 al 12 marzo prossimi.


se sei interessato
e vuoi avere tutti i dettagli,
vai alla rubrica delle News
cliccando quì

lunedì, febbraio 12, 2007

I COMMENTI DI ZIO CARLO

COMMENTI DI ZIO CARLO SU “LA SICUREZZA SUBACQUEA”,
BLOG DI MAURO IL BARONETTO


Parte 1 (Clicca qui se vuoi leggere il post).

Non ci sono commenti particolari: tutto OK!

Parte 2 (Clicca qui se vuoi leggere il post).

No Fly. Se tutti gli aerei pressurizzano a regime (più o meno alla stessa quota), tra di loro ci sono differenze notevoli di velocità con cui stabilizzano la pressione. Per l’MDD la velocità, cioè i gradienti di pressione, sono ancora più importanti delle pressioni assolute, in quanto favoriscono l’aggregazione di bolle silenti.
Io non sono per niente un esperto in Fisica, ma non mi sento di condividere completamente quanto sopra esposto. Penso che non si possa equiparare, sic et simpliciter, il parametro velocità con quello di gradiente. Poi non capisco come i gradienti di per sè possano direttamente favorire l’aggregazione ( cioè la coalescenza) delle bolle. La velocità dipende anche dalla solubilità e dalla diffusibilità; anche il rapporto di Haldane ed i valori M si basano sulla pressione assoluta.

Sicuramente l’attività sub eseguita secondo un programma multidiving/multiday non è tra le più sicure: quindi è giusto il giorno di riposo dopo 3-4 gg di im/ni ed una lunga attesa prudenziale prima di volare.

Parte 3.(Clicca qui se vuoi leggere il post)

Omessa deco asintomatica. Hai ragione: questo è un argomento molto interessante ed importante, ma considerato molto poco dalle “Agenzie” didattiche.
Il mio parere al riguardo è che si deve essere molto sintetici e pratici, non dimenticando due considerazioni per me essenziali:
- la situazione reale che può essere motivo di notevole stress e che, quasi sempre, non consente di mettere in atto procedure complicate, anche difficili da ricordare.
- per nostra fortuna esiste sempre lo strumento terapeutico che ci consente di affrontare una situazione anche potenzialmente pericolosa con relativa tranquillità; mi riferisco alla somministrazione con mezzi adeguati di O2 100%.

Vi riporto di seguito le parole di JOHN LIPPMANN, Autore straordinario, tratte dal suo libro “Deeper into Diving” (2nd Edition 2005).

1°. Il termine di decompressione non deve essere considerato rilevante solo nelle immersioni con deco. Anche nelle immersioni (im/ni) ricreazionali no-deco, la corretta lenta velocità di risalita è una forma di decompressione e pertanto una risalita rapida durante una im/ne che non aveva richiesto tappe di deco obbligatorie può essere considerata Omessa Decompressione (OD), sebbene di un tipo più lieve, meno provocativo.
2°. Non esiste una raccomandazione standard da manuale per questa situazione e non c’è una risposta universalmente accettata come giusta o sbagliata.

Le quattro possibili risposte od Opzioni alla OD sono le seguenti:

- OPZIONE 1: Non fare nulla, ma monitorare il Sub per sintomi di DCS [DeCompressionSickness = MDD]
- OPZIONE 2: Ritornare in acqua [cioè reimmergersi] con una nuova riserva di aria (o Nitrox) e completare la Tabella deco che era stata omessa .
- OPZIONE 3: Respirare O2 100% in superficie.
- OPZIONE 4: Respirare O2 100% sott’acqua.

Quale è la Opzione raccomandata? L’Autore dice giustamente che non esiste una risposta univoca a questa domanda e che tutto dipende dalla entità della OD.
La mia opinione personale è che, tranne poche eccezioni, in caso di OD lievi, per cui si potrebbero scegliere le Opzione 1 o 2, in tutti gli altri casi si dovrebbe scegliere sempre l’Opzione 3! In questo modo non ci sono più né dubbi, né errori. Anche perché chi può, con assoluta certezza, specie in caso di OD importanti, stabilire che il Sub sia veramente asintomatico?
A proposito della Opzione 1, sempre nel caso di OD lievi, non dovrebbe essere considerata una scelta da scartare a priori, perché non è detto che tutte le OD causano una PDD (PatologiaDaDecompressione) ; ma, concetto fondamentale, deve essere considerata una “attesa armata”, nel senso che, a maggior ragione, ogni sintomo che dovesse comparire in seguito, dovrà essere considerato come causato da PDD e quindi far scattare il piano del Primo Soccorso per PDD.

Però, per quanto riguarda la somministrazione dellO2 normobarico “sul campo”, non bisogna dimenticare quello che ha scritto, con tanta saggezza e buon senso, DAN NORD, Direttore Servizi Medici DAN America, nel n° 4/2004 di “Alert Diver” ; riporto testualmente alcuni brani:

…Quando viene fornito O2 ad una persona senza sintomi, questo può ritardare l’insorgenza degli stessi e forse ritardare il trattamento…
…D’altra parte, una volta iniziato il Primo Soccorso con O2, esso rappresenta il primo anello di una catena di eventi che portano il Sub alle cure mediche definitive…
…E’ importante ricordare che il Primo Soccorso con O2 100% può avere un un effetto impressionante sui sintomi, ma può anche causare ritardo nell’intraprendere la cura specialistica, perché la gravità dei sintomi appare significativamente diminuita…

Non mi pare che sia necessario fare commenti: è chiaro che ogni medaglia ha il suo rovescio, ma quando si ha a che fare con la salute o, peggio, con la vita, bisognerebbe scegliere sempre il modo più sicuro e più efficace.

Più sopra ho scritto “a maggior ragione” per una regola tassativa da non dimenticare mai, che è la seguente: qualsiasi sintomo che compare dopo una qualsiasi im/ne e che prima non era presente, deve essere considerato come potenzialmente causato da PDD. Quindi nel caso compaia dopo un im/ne a rischio, a maggior ragione deve essere considerato come causato da PDD, almeno fino a prova contraria, e far scattare il Primo Soccorso adeguato.

Rimango in attesa di critiche e commenti o di ulteriori delucidazioni. Per chi ha piacere di leggere il Capitolo sulla OD di J. Lippmann, tradotto, mi faccia una richiesta personale (non penso che si possa divulgarlo nel Web, senza l’autorizzazione dell’Autore) e lo avrà.


Dr. Carlo Oggioni (Zio Carlo)


SUBnormali "l'Enegmistica!!!"

Siamo lieti di informare i lettori che periodicamente saranno pubblicati sul Blog alcuni giochi enigmistici …cominciamo con questo classico semplice, semplice:

“TROVA le DIFFERENZE”

Due foto all’apparenza uguali, ma che nascondono alcuni particolari differenti …se avrai una vista abbastanza acuta, forse potresti riuscire a trovarli!!!

Clicca quì per provarci _BUON DIVERTIMENTO!!!_

sabato, febbraio 10, 2007

Notturna a Bonassola

E' da un po' di tempo che i subnormali vorrebbero immergersi in nuovi posti ed è stato così che dopo il tuffo a Portofino di un paio di settimane fa (stiamo attendendo trepidanti le foto del Barbiero con il post del Gavriol) , il Baronetto, sotto stress da troppo lavoro (sapete non c'è abituato, d'altronde che Baronetto sarebbe) ed io siamo partiti alla volta di Bonassola per la notturna di rito.

Faremo la zona "della galleria" che è più agevole nella discesa al mare anche se dubitiamo ci riservi degli incontri emozionanti.

Le attrezzature vengono preparate con accuratezza e velocità, il freddo è pungente anche se siamo a
ncora abbondantemente sopra lo zero il vento penetrante ci fa indossare subito le mute che offrono un ottimo riparo.

Un breve briefing prima di scendere la scogliera e siamo in acqua; allontanati dalla riva pinneggiamo per alcune decine di metri e a metà strada tra la scogliera ed un terrazzamento sopra la costa ci immergiamo.


La visibilità è molto limitata ,non supera i 2/3 metri, e ciò impedisce si possano vedere animali anche a breve distanza a meno di sbatterci contro e mentre stò osservando uno scorfano, avverto il richiamo di Mauro che con la torcia mi segnala qualcosa: tra i tentacoli di un anemone spicca nonostante il suo corpo trasparente un "gambero periclimenes" e prima di vederlo sparire riesco a ritrarlo così, elegante e fine al tempo stesso nel suo habitat.



Seguiamo la rotta stabilita per non allontanarci troppo dalla parete rocciosa, con questo torbido se incontrassimo una rete, come è già accaduto altre volte, sarebbe pericoloso e difficile uscirne.

Intanto
molti gigli di mare ricoprono alcune zone del fondale detritico; vederli nuotare mentre muovono le lunghe braccia è sempre molto affascinante e curioso, qualche volta li filmeremo così da mostrarli agli appassionati meno fortunati di noi.


Avanziamo ancora incontrando alcune seppie, mentre notiamo l'assenza dei più comuni polpi e mi chiedo se sia una conseguenza della temperatura anomala di quest'anno che si attesta sui 15°c mentre nello stesso periodo dell'anno scorso era di 11°c.



Adesso stiamo entrando in una gola con le pareti a picco fino alla superficie, la corrente in questo punto è intensa, tanto che l'acqua è quasi priva di sospensione e senza nuotare ci sposta v
elocemente di fronte ai piccoli anfratti abitati da qualche galatea, stelle serpentine e piccole serpule.

In fondo c'è una spaccatura profonda, purtroppo vuota, ma dietro di noi ecco apparire un grongo in caccia di cibo, lo rincorriamo un po' e dopo, cominciamo il rientro.

I manometri segnalano 100bar e il freddo mi intorpidisce le mani così la nostra pinneggiata si fa più decisa e veloce mentre grazie al basso fondale eseguiamo la tappa di sicurezza già lungo il percorso.
Uscire dall'acqua non è molto agevole, ma il freddo ci rende più veloci che mai e la tanica di acqua calda che abbiamo in macchina è il primo pensiero che ci salta in mente.

giovedì, febbraio 08, 2007

una "maschera" ...non subacquea!

La nostra fedele lettrice e accanita fan (come si definisce lei) mi ha inviato questa sua foto in tema carnevalesco, ...una maschera la indossa, anche se non subacquea, e questo credo possa bastare per poter permettersi di essere postata sul blog SUBnormali-TEAM

il suo commento allegato alla foto:

Considerando che per poter far parte del CLUB SUBNORMALI FANS l'unica maschera che posso indossare per adesso, non frequent
ando gli abissi marini, è questa, chiedo il permesso di farne parte comunque. ...... e poi si intona con il periodo carnevalesco!!

Un bacio dalla vostra fan
Vivy

lunedì, febbraio 05, 2007

Nuove notizie


Alcuni di noi avevano cercato notizie sulla grotta
di Framura e poi su un "fantomatico" relitto
nella stessa zona.
Per rinfrescare la memoria direi di cliccare il link
qui sotto e rileggere il post del Baronetto
con i relativi commenti

Oggi, leggendo una guida della Regione Liguria,
ho trovato queste informazioni sul relitto "Vittoria"
che ,nonostante siano discordi come tipologia di nave
rispetto al disegno nel post del Baronetto ,
coincidono nella descrizione e nella posizione
riguardo alla scaletta ed al fumaiolo di lato alla nave.

Io penso possa trattarsi effettivamente del "Vittoria" e la cosa mi spinge ancor di più a verificare di persona .
La mettiamo in cantiere per Marzo?



http://subnormali-team.blogspot.com/search?q=relitto+di+framura

un nostro fedele lettore

Volevo informare i lettori, che un nostro assiduo e fedele lettore "Miky" anch'esso appassionato di subacquea da molto tempo, è autore di un suo blog privato molto bello e curato da lui stesso, con molti post e vari articoli di interesse, tra cui alcuni filmati rilevati da You-TUBE tra cui quello dello squalo preistorico, il "frilled shark" trovato in Giappone, ...ne hanno parlato anche le TV qualche giorno fa, ...un evento assai strano!

Inoltre ha cominciato a collaborare con il portale Fondali.it dove ha inserito una sua passata esperienza dell'esplorazione di un relitto:
La petroliera Pavlos V


Se volete visitare il suo blog cliccate a quest'indirizzo sotto

e sull'icona di Fondali.it per accedere al portale sub



sabato, febbraio 03, 2007

Mondo sommerso news!

Chi l’avrebbe mai detto, ci hanno trovato anche gli amici di “Mondo Sommerso”,una delle riviste simbolo della subacquea.
Senza aver avuto contatti personali ,la rivista ci ha trovato sul web e simpaticamente ha descritto chi siamo e cosa facciamo noi “subnormali” inserendo un trafiletto su di noi tra i suoi articoli del numero di Dicembre.
Con la nostra passione cerchiamo di trasferire delle emozioni a tutti coloro che amano il mare e la subacquea (in verità noi vorremmo amare le subacquee, ma questa è un’altra storia) narrando le nostre piccole immersioni tra una risata e una pizza in compagnia colorando il tutto con le disavventure dei personaggi ,talvolta caotici o superficiali,magari un po’ fanfaroni, che tutto possono essere tranne che superuomini o dei supertecnici. Il tempo è tiranno e ci costringe spesso ad occuparci d’altro ,non ce ne vogliano i lettori affezionati ,idee ce ne sono parecchie, contributor e tempo un po’ meno.

L'ISOLA-CALAFURIA.....SUBNORMALE PER SEMPRE!!!

Visto che nessuno più pubblica sul blog dei subnormali appena ho qualche media lo faccio io- Immersione da terra a Calafuria.... Dopo una ...