A causa di una infiammazione ad un timpano l’ultima mia immersione risale a circa un mese fa quando con il Baronetto abbiamo fatto il periplo della madonnina a Framura.Ormai stufo della situazione ,anche se non totalmente rimesso e con un raffreddore incombente,Martedì scorso con Federico si è deciso per scendere giù a Calafuria.
In questo periodo la cosa più difficile da trovare in acqua è il famigerato “compagno di immersione”;una specie pinnata particolarmente diversa dagli altri esseri marini,la sua pelle ,ricoperta da uno strato gommato lo rende goffo e lento nel nuoto e tutto attorno presenta escrescenze di varia fattura e luminosità,talvolta nel culmine dell’eccitamento emette anche bagliori molto intensi,persino abbaglianti e rumori più o meno continui tipo”snackle-snackle-snackle.
Fatto è che tra tutti i sub,-normali e non,ci ritroviamo solo noi due;il lavoro e i ritmi frenetici imposti dalla società moderna stanno sconvolgendo la vita del subacqueo medio!
Finalmente entriamo in acqua,con questo clima la vestizione deve essere celere a meno di non farsi una bella sudata,e mentre infilo le pinne ,tra i piedi del Fede noto il passaggio di un piccolo animale:sarà di buon auspicio?Sarà di cattivo auspicio?sarà ciò che volete ma non era un picio,….era un polpo!
Ci allontaniamo dalla costa,il movimento delle pinne lascia dietro noi una scia bioluminescente,c’è una forte concentrazione di plancton in sospensione e tante piccole larve e alcune creature simile a vermi brulicano di fronte a noi ,certo agitate dalle luci delle nostre torce.La visibilità è ottima e l’immersione si è svolta senza colpi di scena particolari,anche se l’incontro con due aragostelle sui 20mt ci ha appassionato molto.
A 24 mt tra le fenditure delle rocce passa anche un grongo di notevoli dimensioni. L’inseguimento che ingaggiamo con lui attraverso gli scogli e le spaccature ,ricoperte da alcune spugne gialle e dal corallo rosso con i polipi aperti esaltato dallo sfondo nero della notte ,sublima questo momento.
Siamo sulla via del ritorno,una ombrina o”corvina”nuota con noi in barba ai pescatori subacquei che la fiocinerebbero volentieri; Federico sta accumulando alcuni minuti di deco, risalendo cercheremo di smaltirla,intanto vedo dinanzi a me il canale che dovrebbe farci da via del ritorno e mentre lo seguiamo ,sopra uno scoglio ,è posizionata una targa in onore ad un club subacqueo.
Più avanti una alla memoria di non so chi,poi un’altra e un’altra ancora: un gesto scaramantico mi scappa involontariamente ,accidenti se non sapessi precisamente dove mi trovo sarei in apprensione,ma devono essere proprio così tante?
Dopo 70’ riemergiamo ,il pensiero va al mio orecchio che comunque non ha dato problemi ,mentre Federico si mostra visibilmente soddisfatto.
Risistemate le attrezzature manca solo uno spuntino;ne pas problem,ecco a cosa serve il compagno di immersione: il Fede sa dove andare a quest’ora!
Gruppo affiatato di subacquei toscani, che ha organizzato, fotografato e filmato immersioni in toscana e liguria tra il 2006 ed il 2014.
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3 commenti:
Scusate ma non c'è verso di postare le foto.
Riproverò più tardi.
Ciao.
Grande Vitto', pensavo di posterlo io, ma difficilmente lo avrei raccontato meglio...
Mi spiace per QUELLI CHE NN C'ERANO...
Avranno avuto di meglio da fare....
Prova a postare qualche foto delle tue.
ciao.
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