giovedì, gennaio 31, 2008

BRRR........ CHE FREDDO.

Località: Lago Lavarone (Trento)
Partecipanti: Mauro(Baronetto), Vittorio (Archimede)



Sono le 8.30 del mattino quando cominciamo a caricare le attrezzature in macchina pronti a partire per Lavarone.
E’ un bel viaggetto ,ma le chiacchiere tra me e Mauro fanno volare il tempo e ci ritroviamo in men che non si dica in fondo alle vallate tra le montagne innevate del Trentino ,tra l’altopiano di Asiago e la Val Sugana.
Le strade asciutte e il sole raggiante ci fanno presagire un ottimo fine settimana con temperature piacevoli tra 8 e 13 gradi infatti appena giunti sul lago vediamo i “primi” 110 sub che si stanno immergendo entusiasti del tempo così favorevole.

Un rapido tour attorno al lago e confermiamo l’iscrizione nella hall dell’hotel del lago ,al desk dell’ANIS dove ci consegnano il kit dello stage (anche la tavoletta energetica di cioccolato) per l’immersione in alta quota e immersione sotto ai ghiacci dandoci appuntamento alla sala conferenze del comune.
Resta il tempo di pranzare poi inizia lo stage con i relatori ANIS e la presentazione dei partner della manifestazione per illustrare la tecnica e le procedure di immersione.


La sera il ritrovo è sulle piste dove si scivola sulla neve a bordo di piccoli gommoni lungo un pendio appositamente creato poi birreria e pub completano il tutto prima di andare a dormire.
L’indomani una buona colazione e partiamo, il sole splende e oggi,per chi come noi si immerge con la muta stagna ,le tende riscaldate e allestite dalla protezione civile sono superflue (anzi direi addirittura fastidiose) ma ,per non farci mancare nulla ,alla comodità non si rinuncia ,neanche a quel vin brulè che ci è abbondantemente offerto dall’organizzazione a protezione dalle temperature “estreme”. Nel lago sono stati praticati 4 ingressi e su ciascuno operano 2 assistenti di superficie che tra l’altro ci assicurano ai cavi di sicurezza e posizionano l’idrofono che trasmetterà loro i rumori dal fondo assicurandoli anche sulla corretta respirazione dei sub . Intanto prepariamo le attrezzature controlliamo il tutto e aspettiamo la chiamata per poter scendere.


E’ il momento, ci incamminiamo verso la seconda apertura, i preparativi di rito ed entriamo in acqua : la visibilità è quasi inesistente e la temperatura di 1-2 gradi non infastidisce, la sola preoccupazione potrebbe essere un crampo alla glottide dovuto ad un allagamento della maschera a questa temperatura ma i nostri assistenti ci hanno aiutato molto bene nel sistemarla sotto al bordo del cappuccio per evitare ogni infiltrazione.
Procediamo cauti sotto la crosta gelata osservando come il ghiaccio sia così trasparente nella parte immersa e talvolta “eroso” dall’acqua stessa dove forma delle piccole tasche e saccature che imprigionano le nostre bolle. La diffusione e la rifrazione della luce ci fanno sparire quasi subito il buco sopra di noi ,solo a stretto contatto con il nostro “cielo” riusciamo a ad avere un po’ di vista d’insieme ma fotografare qui è veramente un casino ,come dire … , ritenta un’atra volta, sarai più fortunato!
Così seguiamo il nostro filo d’Arianna e torniamo alla superficie dove i nostri “angeli” ci salpano di forza fuori dall’acqua ,staccano le bombole gli imbraghi, insomma ,trattamento all-inclusive e via verso le tende riscaldate ,cioccolato e vin brulè, ma cosa vuoi di più dalla vita.


Beh, in effetti ci sarebbe la possibilità di fare un volo in elicottero ma il tempo è sempre agli sgoccioli ,dobbiamo partire e c’è troppa gente in fila che aspetta ,non riusciamo neppure a vedere gli”elidiver” ,i soccorritori di tante manifestazioni nautiche che dall’elicottero si tuffano centrando le aperture nel ghiaccio . Pazienza … ,dai dai dai che andiamo a cercare un ristorante serio!!!
A, dimenticavo : come Subnormali-team abbiamo anche ricevuto il premio di partecipazione al XXIII stage formativo di immersione sotto ai ghiacci ; poche chiacchiere, CHI CE L’HA CE L’HA.


8 commenti:

Alex (Barbiero) ha detto...

Bella esperienza spero domenica di provarla pure io al lago santo
Ps Spero in più visibilità
ciao Barbiero

Mauro (Baronetto) ha detto...

Si, la visibilità è una grossa incognita.
Ps: non esagerate con la roba sotto la stagna. Non serve nulla di più di una normale immersione. Sicuramente stare 60 minuti a 10 gradi, non è molto diverso da stare pochi minuti a 2-3 gradi.
Invece attenti alla pesata, l'immersione si fa tutta sotto la crosta del ghiaccio, quindi se si è positivi sono cazzi.

Ciao e buon divertimento.

Vittorio (Archimede) ha detto...

Si, meglio non esagerare con l'abbigliamento ,ma se le mie previsioni sono attendibili una maglia in più io la metterei(anche 2kg di zavorra).Poi dipende da quanto alcool avete "dentro la stufa",a noi somministravano vin brulè, ma voi domenica mattina il meteo vuol darvi il thè coi pavesini!!!

Anonimo ha detto...

Bella storia Vittorio,l'hai raccontata cosi' bene che ho deciso
di che mi è sufficente cosi.Mi manca il premio !!Ma non si puo'avere tutto...cioa a tutti..

Mauraccio

Vittorio (Archimede) ha detto...

Se andate a visitare il link in fondo al post potete vedere anche la descrizione della manifestazione nel sito dell'ANIS con altre foto e avvenimenti. Veramente consigliato.

gavriol ha detto...

Chi l'ha ...l'ha in cà (vecchio detto marinello) Vittò non me lo dovevi dire....GRANDE !!!

Enrico (tech) ha detto...

Ho messo del ghiaccio nella vasca da bagno il risultato non e' uguale, ma
non ho usato la bombola ma un tubo dell'acqua per respirare.
EH EH EH ..............
Mi spiace non essere stato dei vostri ma mi rifaro' in futuro.
Ciao a tutti.

Mauro (Baronetto) ha detto...

Per simulare bene Enrico ti ci vuole anche un secchio di Torba da buttare nella vasca :)

Ps: Vittò scusa le mie foto cè le metto prima possibile. Me lo dimentico sempre

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