Calafuria,...l'Isola.

Dopo la fine degli impegni famigliari( evvaiii, uauauauauuuuu!!) si torna in acqua. Pensavo di fare un tuffo tranquillo , è si, dopo 10 giorni che non andavo in acqua non pensavo proprio di rifare una pinneggiata “subnormale” ma come sempre quando meno te lo aspetti succede quello a cui non avresti mai pensato; :”ciao Vic,...senti ti volevo dire che questa sera se vieni col bibo io vorrei fare un percorso che non abbiamo mai fatto; poi quando ci vediamo te lo mostro ok?” Questa era la telefonata di Adriano con cui in sintesi avrebbe voluto riprendere la cigliata dal punto in cui l'avevamo lasciata l'ultima volta quando , anche col Barbiero , eravamo partiti dal Boccale.

Così presi i riferimenti da terra si parte e dopo quasi 15 minuti in superficie ci si immerge sul pianoro dei 15 metri di fronte al bassorilievo del “forzuto” poi verso la cigliata e giro dell'Isola , l'incontro con una rete sul fondo e una sopra la nostra testa dove siamo dovuti arretrare e salire di diversi metri per passarci sopra (la sagola del pallone segnasub incrociava con la rete) ci hanno fatto sudare un po' ma la parete era veramente ricca di aragoste e corallo dunque molto piacevole. Lasciata l'Isola cerchiamo il rientro dirigendoci nel blu verso la cosiddetta “ancora gobba” , una parete piena di margherite gialle , poi la “grotta del grongo” quindi spediti verso il canale e l'uscita sotto al ponte . Astice , 7/8 aragoste , i parazoantus , il corallo e l'avventura di sempre ci hanno accompagnato anche stavolta per quasi 1800 metri di percorso subacqueo e 90 minuti intensi , direi un po' anche senza fiato nel momento delle reti sulla testa ma felici di un bel tuffo e nuovi punti sulla nostra mappa.

Qui l'itinerario, ciao e a presto.