
La corvina appartiene a una famiglia di pesci, gli Sciaenidi, tanto famosi per essere chiacchieroni che gli inglesi li chiamano "pesci tamburo", i ricercatori dell'Università di Trieste, ci dicono che è il maschio a emettere suoni, probabilmente per attirare una femmina nel periodo di riproduzione. Infatti i maschi hanno dei muscoli particolari che percuotono la vescica natatoria, piena di gas, che agisce come cassa di risonanza. Un po' come suonare il tamburo, insomma! Ma esistono altri modi per produrre suoni: sfregando fra loro delle parti del corpo (delle cernie tropicali ad esempio 'sbattendo le guance'), o facendo uscire un po' di gas dalla vescica natatoria, un po? come quando si sgonfia un palloncino.

Guaiti, latrati, gracidii, miagolii... tutti gli animali della Terra hanno la loro voce. Tutti tranne i pesci, o perlomeno cosi' li vuole la tradizione: assolutamente muti. Ma lo sono per davvero? No!!! …e diciamocelo pure: un po' di confusione l'ha creata anche il Comandante Cousteau, chiamando il suo primo filmato sottomarino - quello che vinse l'Oscar - "Il mondo del silenzio".
il mondo subacqueo tutto e', tranne che silenzioso.

Fu solo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando gli americani immersero per la prima volta un idrofono in acqua per captare i movimenti dei sommergibili nemici, che l'umanità si rese conto di quanto gli oceani fossero rumorosi: anche in alto mare gli strumenti registravano brontolii, piccole esplosioni, fischi, grugniti, cinguettii e anche incredibili melodie provenienti dagli abissi più profondi. I responsabili, si scoprì, erano pesci, mammiferi, crostacei e anche i vulcani sottomarini in piena attivita'.
Sono spesso le cattive maniere a tavola a provocare i rumori più intensi: pensate ai pesci pappagallo quando staccano a morsi pezzi interi di corallo; o ancora a chi si ciba di molluschi (le aquile di mare, ad esempio) che, per arrivare alla tenera carne dell'animale, debbono prima rompere la sua dura conchiglia. Anche i più educati carangidi, serrando rapidamente la bocca e sbattendo i denti inferiori sul palato, creano dei suoni caratteristici che, per chi ha una buona esperienza, hanno un significato ben preciso: "si mangia!". Alcuni ricercatori hanno provato a registrare il sonoro di un loro banchetto e lo hanno quindi ritrasmesso in mare: dopo pochi minuti si e' avvicinato di corsa un grande barracuda che è rimasto sconcertato a fissare il trasduttore per diversi minuti. Il che, d'altronde, è più che logico: poiché in mare, anche nelle condizioni più favorevoli, la visibilità è sempre limitata, l'udito gioca un ruolo importantissimo sia per individuare una fonte di cibo (dove c'è qualcuno che mangia, lì c'e' cibo) sia per sorprendere la preda nel momento in cui è concentrata su altre cose: a mangiare, ad esempio. Anche nuotando i pesci fanno rumore: spostando l'acqua circostante il pesce emette un'onda di compressione, e quindi un rumore, che e' direttamente dipendente dalla sua forma, dalla sua dimensione, dalla sua velocita': un rumore "firmato", insomma, caratteristico di ciascuna specie.
Se i pesci emettono dei suoni, saranno anche in grado di sentirli. Il discorso e' ovvio, ma un momento... i pesci non hanno orecchie!

Ma i veri "coristi" del mare sono altri: i cetacei detengono infatti lo scettro per le vocalizzazioni piu' complesse e sofisticate. Prendiamo i delfini. I loro fischi e gli squittii - in realta' un susseguirsi rapidissimo di "clic" - vengono impiegati per la conversazione con i membri del proprio branco, al contrario dei clic piu' distanziati utiizzati a mo' di sonar per "vedere" l'ambiente circostante e per localizzare la preda. Ciascun delfino ha un proprio fischio caratteristico, il cosiddetto "fischio firmato", ben conosciuto dagli altri membri del branco. Cosi' quando qualcuno vorra' mettersi in contatto con un altro individuo, gli bastera' chiamarlo emettendo il suo fischio (quello dell'interlocutore) firmato. Al contrario delle femmine, i maschi hanno una "firma" molto simile a quella della loro madre: e questo fa si' che i giovani, rientrati nel branco dopo lungo tempo, riescano a riconoscere la loro mamma non tentino di accoppiarsi con essa. I fischi riescono ad arrivare nitidi ad una distanza di un paio di miglia e vengono utilizzati per tenere unito il branco; le varie modulazioni, unite agli atteggiamenti del corpo, costituiscono il complesso sistema di comunicazione dei delfini.
Anche per le orche il linguaggio vocale e' importante (Orche di Vancouver). Alcune di esse cacciano in gruppo e per esse la possibilita' di comunicare e' fondamentale per coordinare le battute. Le orche stanziali che vivono in gruppo hanno dei motivi, delle melodie, in comune: parlano cioe' in un loro "dialetto", diverso da quello degli altri gruppi, tramandato di generazione in generazione. Anche i capodogli emettono dei suoni: i loro clic passano attraverso la testa e l'intervallo con cui vengono emessi e' proporzionale alle dimensioni del capo; ciascun individuo, quindi, e' riconoscibile dal suo richiamo. I capodogli si cibano preferibilmente dei calamari giganti che popolano le acque senza luce degli abissi oceanici. A quelle profondita' nere la vista e' un senso inutile (tant'e' che e' tempo fa venne catturato un capodoglio completamente cieco ma con la pancia piena): i clic del sonar, con cui riescono a stordire la preda, sono tutto cio' che ad un capodoglio possa servire per nutrirsi.
La palma dell'animale piu' rumoroso va pero' senz'altro alla megattera. I suoi balzi spettacolari rimbombano potentissimi a centinaia di metri di distanza, annunciando la sua presenza a tutti i possibli rivali, ma e' con il suo canto che la megattera si e' conquistata lo scettro di solista del mare. Sono soltanto i maschi a cantare, e si esibiscono solamente durante la stagione degli amori.
ALCUNI LINK INTERESSANTI:
Alcune voci di organismi mediterranei
Diciassette voci di altrettanti pesci americani
Suoni di cetacei: delfini, balene, grampi etc
5 commenti:
Ihihihih .... mi hai fregato in curva!!!
Ho una scaletta con le cose da scrivere e quest'argomento era già in elenco ..... chi l'ha mai detto che il mare è silenzioso ?
Ma stai tranquillo che lo pubblicherò ... ihihihih
Una delle cose più belle è ascoltare il canto del mare .... ma per sentirlo devi amarlo sul serio .... chi non lo sente è solo uno dei tanti travolto dalla mania dell'apparire ....
Complimenti .... per l'articolo e ... la diplomazia.
Quì il maltempo imperversa .... ma un'immersione la si recupera sempre .....
Ciao Ale
e buon fine settimana a tutti i subnormali team
Miky
PS Ma il vino alla balena che gusto ha ?????
che devo dirti Miky?! ...il Brunello mi è sempre sembrato buonissimo come gusto, al massimo poteva sapere di tappo ...ma non certo di pesce!!! hihihi ;-)
(per chi non avesse capito di cosa stiamo parlando, basta visitare il blog di Miky)
PS: Grazie per i complimenti ...sono sempre ben accetti!!! se il lavoro fatto è apprezzato, dopo ti senti più forte!!!
Solo chi non conosce il mare può pensare che sia silenzioso,i rumori marini sono delle melodie per chi le ascolta e chi è sempre vissuto vicino al mare non può farne a meno se non per pochi giorni.
Il fragore delle onde e anche lo sciabordio dell'acqua è come un ritmo di vita che l'uomo ha dentro dalle sue origini e chi lo sente tutti i giorni penso sia un uomo fortunato.
..il "silenzio" o il "caos" , argomento interessante ma se c'è confusione anche dentro il mare come si fa? e un pò di pace? dove si può trovare...!!!
Grande 'luce' come ti ho scritto in un altro commento continua a metter il circola la tua "fantasia" a presto dal TENTENNABRICCHI
La pace si trova dentro noi stessi e il mare può semplificare la ricerca.
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