giovedì, novembre 16, 2006

il gas cattivo non è soltanto l’azoto!!

Come tutti noi sappiamo, con l'aumento della profondità, il subacqueo si espone a due gravi problemi legati all'assorbimento di azoto sotto pressione: la malattia da decompressione è il principale, poiché può interessare tutti i subacquei durante ogni immersione e la famosa narcosi da azoto, riservata a coloro che si spingono in profondità.

La MDD è un potenziale pericolo di gravita variabile e ci impone di rispettare il limite della curva di sicurezza imparato attraverso lo studio delle tabelle di immersione, oltrepassandolo, le tappe di decompressione diventano obbligatorie per prevenire i rischi legati all'accumulo di azoto nell'organismo, quindi evitare spiacevoli conseguenze più o meno gravi che conosciamo perfettamente.

Per quanto riguarda la narcosi, non è stato appurata una causa ben precisa, ma l’ipotesi più accreditata è che questo gas inerte interagisce con la struttura lipidica della membrana cellulare e per l’effetto meccanico sulle sinapsi, questi disturbi causano un rallentamento della facoltà di analisi e una sensibile confusione, che può degenerare in reazioni incontrollate.
Si stima che l'effetto narcosi possa iniziare a manifestarsi quando la pressione parziale dell'azoto raggiunge 3bar, ma ciò varia da persona a persona e alcuni subacquei, dopo un progressivo adattamento, riescono persino a dominarlo.

Ma adesso vediamo l’altro componente principale dell’aria, cioè l'ossigeno, questo è il carburante essenziale per il nostro organismo, è il gas che sostiene la vita, terapeutico per eccellenza, e i suoi numerosi pregi possono essere utilizzati nel trattamento di un subacqueo infortunato.
Di primo acchito si può pertanto ritenerlo un amico indispensabile, ma il nostro organismo si accontenta di una pressione parziale di 0,21 bar per soddisfare i bisogni normali (il 21 % di O2 contenuto nell'aria) e può anche tollerare pressioni parziali più elevate fino a un determinato limite.


Vediamo quali sono i limiti minimo e massimo tollerati dal nostro organismo:
0,10 bar - insufficienza di ossigeno.
0,15 bar - primi sintomi di insufficienza di ossigeno.
0,21 bar - pressione parziale normale per l'essere umano.
0,84 bar - pressione respirata in immersione a 30mt. senza conseguenze
1,40 bar - limite ideale di sicurezza per l'immersione ricreativa.
1,60 bar - limite massimo per l'immersione ricreativa, inizio del rischio di intossicazione.
1,80 bar - aumento del rischio di intossicazione da ossigeno.
2,00 bar - limite per le immersioni militari e commerciali. (10mt con ARO)
2 80 bar - pressione dell'ossigeno in camera iperbarica per il trattamento delle MDD.

Una elevata pressione parziale di ossigeno può avere ripercussioni sul nostro corpo. La prima preoccupazione connessa a una esposizione troppo prolungata a una pO2 elevata è nota come “Sindrome Lorraine Smith” e lede le cellule degli alveoli polmonari, questo rischio, reale per i subacquei professionisti che lavorano in saturazione, è trascurabile per i subacquei ricreativi, dato che i tempi e le pressioni di esposizione non sono confrontabili con quelli dei profili estremi. Un altro pericolo dell'ossigeno nell'ambiente subacqueo è conosciuto come “Sindrome Paul Bert”, si tratta questa volta di un rischio molto più complesso, che riguarda la tossicità dell'ossigeno sul sistema nervoso centrale (SNC). L’eccesso di ossigeno nel nostro organismo (iperossia) può determinare alcuni effetti tipici, fra i quali brusii nelle orecchie e disturbi della vista, ma soprattutto un rischio di convulsioni incontrollabili che possono avere conseguenze estreme, (crisi iperossica) la perdita di bocca del secondo stadio porta a conseguenze che si possono ben immaginare.

Il fenomeno viene studiato da molti decenni sia dai fisici sia dalle organizzazioni subacquee. Il limite di tolleranza del nostro corpo è stabilito a una pO2 di 1,6 bar, che corrisponde al livello consigliato di molte didattiche per le immersioni ad aria. Ma questo unico valore non è esaustivo, poiché anche il tempo di esposizione alla pressione gioca il suo ruolo: con una pO2 costante di 1,6 bar, il tempo di esposizione dovrebbe essere superiore a quarantacinque minuti affinché il pericolo di intossicazione da ossigeno possa manifestarsi. Ecco perché alcune organizzazioni subacquee, per una maggiore sicurezza, consigliano di limitare la pO2 a 1,4 bar, una differenza che può sembrare minima ma che riporta il rischio di iperossia a un tempo di esposizione costante di 150 minuti. Un limite evidentemente molto lontano dalla possibilità di interessarci nelle immersioni ricreative, ma che resta monitorato con attenzione sia attraverso le tabelle di esposizione all'ossigeno, le quali permettono di calcolare ciò che viene definito il "CNS Clock", l'orologio di esposizione del sistema nervoso centrale, sia dai computer subacquei, sempre più spesso integrati con programmi predisposti per l'aria arricchita.

5 commenti:

Mauro (Baronetto) ha detto...

In questo post, sono perfettamente sintetizzate tutte le problematiche che si incontrano nell'utilizzo delle miscele iperossigenate e non solo, spesso sconosciute ai subacquei che non si sono ancora avvicinati al nitrox.
La pressione parziale di ossigeno è un elemento fondamentale da considerare perchè da essa spesso dipende la sicurezza dell'immersione stessa.

gavriol ha detto...

Ragazzi forse è meglio rallentare perchè chi legge potrebbe non avere presente cosa è la pressione parziale di un gas e quali sono le formule vedi legge di Dalton che legano la frazione del gas e la pressione.Ritengo che alcuni argomenti debbano essere trattati in un buon corso nitrox e non gettati nel tritacarne.Teniamo ben presente che il sub ricreativo non avrà probblemi con l'ossigeno se non a profondità non ricreativa!!!!.

Ale (ì Luce) ha detto...

Vedi Gavriol, non era mia intenzione buttare al tritacarne argomenti, semplicemente mettere in chiaro che l'ossigeno è nostro buono amico per la nostra sopravvivenza, ma può essere anche un cattivo compagno del subacqueo se non conosciuto sufficientemente!! ...tutto quì!!
Poi è naturale, esistono le didattiche che permettono di partecipare a corsi dedicati, ma leggere e documentarsi solo a titolo di cronaca ...non farà male di certo!! "prevenire e meglio che curare"!!io stò adottando questo sistema!!

gavriol ha detto...

Luce la mia non voleva essere una alzata di scudi,sono daccordo con te che prevenire è meglio che curare ma alcuni argomenti vanno assimilati con i dovuti tempi e le dovute maniere.Se parliamo di pp al sub appena brevettato pensi che capisca di cosa stiamo parlando????Io credo di no,perchè nel corso appena concluso ha avuto le nozioni per arrivare a 18 mt,e cosi deve essere!!!! perchè l'apprendimento è graduale,non a caso i corsi nitrox si fanno dopo l'avanzato quando il sub ha fatto l'esperienza per il gradino successivo.Perdonami resto dell'idea che le nozioni si debbano apprendere quando si è pronti per utilizzarle al meglio,è inutile porre il probblema della tossicità dell'ossigeno a colui che non usa miscele iperossigenate e in aria arriva ai 20 metri,altro discorso per il sub che usa miscele iperossiche ma a questo punto è sperabile che abbia avuto l'addestramento per usarle in sicurezza e quindi è coscente dei limiti e dei rischi derivanti dall'uso di EANX,altra ipotesi è quella del Superman che in aria scende oltre i 66 mt ma in questo caso si tratta di un idiota ed è quindi inutile dargli nozioni.

Ale (ì Luce) ha detto...

Hai pienamente ragione Gavriol a dire che alcuni argomenti vanno assimilati con i dovuti tempi e le dovute maniere, però il testo comincia con nozioni che si imparano nel corso open "MDD" e "Narcosi d'Azoto" e successivamente si parla di "ossigeno a 0,21 bar pressione parziale" che è argomento di base sempre del corso open.
Solamente dalla tabella delle varie pressioni in poi, comprese le sindrome specifiche della tossicità, diventa argomento più complesso, ma assai chiaro e semplificato in poche righe, del resto molte informazioni e testi, a volte incomprensibili si trovano sparsi per il web,
questo non vuol certo dire che uno si brevetta su internet!! inoltre non so se hai l'ultimo numero de "il Subacqueo" (novembre 2006) c'è un'articolo che parla del "REVERSE PROFILE" tu pensi che un neofita come me leggendolo, abbia capito qualcosa!!?? ;-()
Per quanto riguarda gli idioti ...ce ne sono a sufficenza e sempre più spesso li leggiamo sui giornali!!
non voglio scendere in dettagli, non mi sembra il caso, ma ti ho scritto un'E-Mail personale ...magari se ti va riprendiamo il discorso in separata sede!!

L'ISOLA-CALAFURIA.....SUBNORMALE PER SEMPRE!!!

Visto che nessuno più pubblica sul blog dei subnormali appena ho qualche media lo faccio io- Immersione da terra a Calafuria.... Dopo una ...