lunedì, novembre 06, 2006

Relitto Cargo Armato - 1 Novembre 2006

Siamo pronti per questa immersione tremendamente impegnativa.
Il famigerato relitto del Cargo Armato.
La tensione si sente nell’aria. Solo i subacquei più esperti riescono a mantenere la calma. I novellini come quello in foto sotto tradiscono la loro ansia, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.



Mirco si offre di fare coppia con il povero Michele tremendamente stressato dal solo pensiero di immergersi e lo accompagna in acqua tenendolo per la manina.
E’ chiaro che stia scherzando, ma la faccia di Michele in questa foto mi ha ispirato troppo questo inizio alternativo (probabilmente stava solo pensando alla nuova finanziaria di Prodi od alla tassa sui SUV).
L’immersione in realtà non è particolarmente impegnativa soprattutto se le condizioni di visibilità sono buone.
Si inizia l’immersione partendo da un pedagno fissato sulla prua del relitto.
In un paio di minuti siamo già a –30metri.


La visibilità nella zona di prua e ottima e più di metà relitto è chiaramente visibile. Il relitto è veramente grande, dai grossi boccaporti si vedono immensi spazi interni che invitano ad essere penetrati. Io e Federico (il mio compagno d’immersione) ci guardiamo con l’idea comune di dare una sbirciata dentro ma il gruppo si sta già allontanando ed allora desistiamo.
Perlustriamo il relitto in senso orario (tenendolo sulla spalla destra) ed in questo percorso vediamo vari punti accessibili, pieni si tubazioni ed ingranaggi.


Si arriva nella parte più bassa della parte di poppa dove immense caldaie rievocano il ricordo della potenza necessaria per muovere la nave. A questo punto attardandomi a filmare insieme ad un altro amico fotografo (del quale non mi ricordo il nome), ci ritroviamo soli. Anche di Federico nessuna traccia, la visibilità in questa zona è solo di pochi metri. Prima di procedere verso la prua proviamo a girare intorno alla zona dello squarcio della nave per capire se il gruppo è ancora in questa zona, ma presto si capisce che non è così. Si prende quindi la direzione della prua, dove una pronta segnalazione luminosa di Lorenzo ci indica la posizione del gruppo. Pochi metri avanti e si rientra in una zona con buona visibilità e tutta la prua nel relitto è nuovamente visibile. Ritrovo anche Federico e con lui passo gli ultimi minuti di fondo sulla coperta.
Siamo a circa 23 minuti di tempo di fondo quando si inizia la risalita sempre dal pedagno da cui siamo arrivati.


Il relitto è senza dubbio interessante per le varie possibilità di penetrazione e per le sue dimensioni del tutto ragguardevoli. Per quando riguarda la vita bentonica che per il pesce l’immersione purtroppo ci ha lasciato a bocca asciutta.

Io non ho visto neanche Filippo il grongo guardiano del relitto, qualcuno millanta di averlo visto,... sarà vero?

Ecco di seguito il filmato dell’immersione, purtroppo non è venuto bene come speravo, ma per questa volta ci accontentiamo.
Forse l'espressione del Canesi era proprio di delusione dopo averlo visto.


2 commenti:

Mauro (Baronetto) ha detto...

Se no facciamo come questa volta,
io la poppa e tu la prua, poi da bravi compagni d'immersione ci rincontriamo al pedagno a fine immersione.
:)

Mauro (Baronetto) ha detto...

Federico io sto aspettando il tuo post sui calzari, oppure sui guanti.
I nostri lettori aspettano.....

L'ISOLA-CALAFURIA.....SUBNORMALE PER SEMPRE!!!

Visto che nessuno più pubblica sul blog dei subnormali appena ho qualche media lo faccio io- Immersione da terra a Calafuria.... Dopo una ...