Guardando le belle foto postate sul blog, facendo attività subacquea a livello ricreativo per puro divertimento e gustare un’ora sotto la superficie del mare, mi è venuto da riflettere su chi si immerge per altri scopi, come ad esempio i sommozzatori professionisti che decisamente vanno sott’acqua non certo per diletto come fanno i comuni subacquei che scelgono di passare qualche momento di puro piacere in assoluto relax mentale.
Ho fatto qualche ricerca e creato questo articolo che dedico a tutti i subacquei che utilizzano muta e attrezzature come divisa da lavoro, certamente per scelta e forse anche per passione ma indubbiamente in maniera totalmente diversa rispetto a noi SUBnormali!!
Nel 1941, in pieno evento bellico, vengono selezionati un gruppo di Vigili del Fuoco che l'anno successivo (1942), vengono inviati presso l'Accademia Navale di Livorno, dove viene svolto un corso per sommozzatori al termine del quale uscirono i primi Vigili del Fuoco abilitati all'immersione. Si trattò di casi isolati e non inseriti nell'ottica successivamente sviluppata nel 1952, di impiego civile. Lo scopo era, evidentemente legato all'attività portuale, e finalizzato alle necessità della difesa territoriale. Non c'era a priori nessuna volontà di creare nuclei o strutture organizzate, ma solo l'opportunità di poter disporre all'occorrenza di personale abilitato al particolare compito di scendere sotto la superficie dell'acqua per ispezioni e recuperi.
Fu in seguito alla morte del Vigile del Fuoco Giovanni Tenca, avvenuta ad eventi bellici conclusi, che l'allora Direzione Generale dei Servizi Antincendio decise di incaricare Luigi Ferraro, già Medaglia d'Oro al Valor Militare come incursore subacqueo della Marina Militare, del progetto e della conduzione del primo corso sommozzatori dei Vigili del Fuoco, svolto a Genova nel giugno 1952. Al termine del corso, durato 60 giorni, vennero brevettati 32 Vigili del Fuoco, i quali tornarono ai Comandi di appartenenza per iniziare la loro speciale attività. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco fu a livello internazionale la prima organizzazione non militare a dotarsi di sommozzatori per scopi civili, al servizio dello Stato. Questo fu d'esempio per tutti i nuclei dello Stato che seguirono.
Ancora oggi i corsi di formazione per i sommozzatori V.V.F. si tengono secondo i dettami di Luigi Ferraro e di Duilio Marcante. Gli aspetti didattici hanno, quale principale riferimento, il Manuale Federale d’Immersione della F.I.P.S. (Federazione Italiana di Pesca sportiva ed attività Subacquee). I corsi, della durata di 5 mesi, si tengono, presso le Scuole Centrali Antincendi a Roma e a Genova in collaborazione con il Comando provinciale.
Un intensivo e severo addestramento rende i sommozzatori dei Vigili del Fuoco un reparto con alta professionalità e specializzazione. Cementificazione, taglio di metalli e saldatura subacquea, lanci dall’elicottero, nuoto in condizioni avverse sia meteo-marine che in corrente, superamento di difficoltà in immersione con apparecchiature ad aria compressa, uso di attrezzature di sollevamento in acqua, utilizzo di mezzi di ricerca automatizzati, conduzione di imbarcazioni in condizioni meteo-marine sfavorevoli, sono solo alcuni temi del vasto programma d’istruzione.
Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone dei Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti sul territorio nazionale con 32 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua: dall'incendio a bordo di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi e fiumi all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere.
Ho fatto qualche ricerca e creato questo articolo che dedico a tutti i subacquei che utilizzano muta e attrezzature come divisa da lavoro, certamente per scelta e forse anche per passione ma indubbiamente in maniera totalmente diversa rispetto a noi SUBnormali!!
Nel 1941, in pieno evento bellico, vengono selezionati un gruppo di Vigili del Fuoco che l'anno successivo (1942), vengono inviati presso l'Accademia Navale di Livorno, dove viene svolto un corso per sommozzatori al termine del quale uscirono i primi Vigili del Fuoco abilitati all'immersione. Si trattò di casi isolati e non inseriti nell'ottica successivamente sviluppata nel 1952, di impiego civile. Lo scopo era, evidentemente legato all'attività portuale, e finalizzato alle necessità della difesa territoriale. Non c'era a priori nessuna volontà di creare nuclei o strutture organizzate, ma solo l'opportunità di poter disporre all'occorrenza di personale abilitato al particolare compito di scendere sotto la superficie dell'acqua per ispezioni e recuperi.
Fu in seguito alla morte del Vigile del Fuoco Giovanni Tenca, avvenuta ad eventi bellici conclusi, che l'allora Direzione Generale dei Servizi Antincendio decise di incaricare Luigi Ferraro, già Medaglia d'Oro al Valor Militare come incursore subacqueo della Marina Militare, del progetto e della conduzione del primo corso sommozzatori dei Vigili del Fuoco, svolto a Genova nel giugno 1952. Al termine del corso, durato 60 giorni, vennero brevettati 32 Vigili del Fuoco, i quali tornarono ai Comandi di appartenenza per iniziare la loro speciale attività. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco fu a livello internazionale la prima organizzazione non militare a dotarsi di sommozzatori per scopi civili, al servizio dello Stato. Questo fu d'esempio per tutti i nuclei dello Stato che seguirono.
Ancora oggi i corsi di formazione per i sommozzatori V.V.F. si tengono secondo i dettami di Luigi Ferraro e di Duilio Marcante. Gli aspetti didattici hanno, quale principale riferimento, il Manuale Federale d’Immersione della F.I.P.S. (Federazione Italiana di Pesca sportiva ed attività Subacquee). I corsi, della durata di 5 mesi, si tengono, presso le Scuole Centrali Antincendi a Roma e a Genova in collaborazione con il Comando provinciale.
Un intensivo e severo addestramento rende i sommozzatori dei Vigili del Fuoco un reparto con alta professionalità e specializzazione. Cementificazione, taglio di metalli e saldatura subacquea, lanci dall’elicottero, nuoto in condizioni avverse sia meteo-marine che in corrente, superamento di difficoltà in immersione con apparecchiature ad aria compressa, uso di attrezzature di sollevamento in acqua, utilizzo di mezzi di ricerca automatizzati, conduzione di imbarcazioni in condizioni meteo-marine sfavorevoli, sono solo alcuni temi del vasto programma d’istruzione.
Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone dei Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti sul territorio nazionale con 32 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua: dall'incendio a bordo di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi e fiumi all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere.
concluderei dicendo che mi sento in dovere di fare dei vivissimi complimenti per questi temerari dell'immersione, senza niente togliere ad altri subacquei tecnici che operano in strutture diverse da quelle del soccorso ma sempre in condizioni particolari e a volte estreme.
4 commenti:
Non c'è post migliore ......
Esattamente un anno fà si spegneva a Genova il Comandante Luigi Ferraro ..... penso che ogni sub gli debba qualcosa .... ho scritto un post nel mio blog in suo ricordo ...... poche parole per un grande Uomo.
Ciao Ragazzi
Miky
grazie Miky delle tue frequenti incursioni sul nostro blog e dei bei commenti che lasci sempre!!
bell'articolo Miky ...mi permetto di fare un link al tuo sito, per accedere al post di:
Luigi Ferraro
Ciao Ale
Voglio ringraziarti per il bel commento e per avermi linkato nel vostro blog .... è stato veramente uno gesto molto carino ...
Penso che bisogna amare tanto il mare per apprezzarle certe cose .... e voi mi sa tanto che fate parte di questo gruppo .... ormai piuttosto ristretto ....
Miky
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