Da una leggenda danese, letta nel libro “Oceani”, di Jacques CousteauC’era una volta, in Danimarca, un Re che possedeva due macine magiche che producevano qualunque cosa si desiderasse. Però, erano così pesanti che non si trovava nessuno in grado di utilizzarle. Un giorno, il re danese, in visita al dal sovrano della Svezia, vide due gigantesse catturate nella terra dei giganti. Pensando che con la loro forza avrebbero potuto usare le macine, pregò il sovrano svevo di donargliele. Questi acconsentì di buon grado.Non appena giunte in Danimarca, furono mise subito al lavoro per produrre ori, argento, pace e gioia. Dopo giorni e giorni di duro lavoro, le gigantesse chiesero al re di poter riposare almeno un pò. Ma questi, rifiutò. Indignate, per dispetto, cominciarono a produrre soldati. Non appena furono numerosi, attaccarono il regno danese e si impadronirono delle macine magiche. Il re che comandava i nemici, avendo bisogno di sale per il suo regno, ordinò alle gigantesse di mettersi subito al lavoro. Produssero talmente tanto sale da riempire le navi e farle affondare insieme all’equipaggio. Da quel lontano giorno, in fondo al mare, le gigantesse non hanno mai smesso di produrre sale, perchè nessuno ha mai ordinato loro di smettere. E fintanto che nessuno lo farà, il mare sarà sempre salato.
tratto da: cypraea.wordpress.com (la leggenda del mare salato)
Vediamo invece la spiegazione scentifica:
La continua erosione delle coste, l'apporto fluviale ed il rimescolamento sul fondo hanno contribuito in maniera sostanziosa, nell'arco dei millenni, alla formazione dei sali nell'acqua di mare. Dato che tutti gli oceani ed i mari sono in collegamento ed in continuo movimento, la distribuzione percentuale dei sali è costante, mentre la loro concentrazione totale, cioè se un mare è più o meno salato, può variare essendo influenzata da vari fattori come l'evaporazione o l'apporto di acque dolci (piogge, fiumi, scioglimento dei ghiacci). Probabilmente parte dei sali viene prodotta anche dall'attività vulcanica della crosta oceanica.
Per spiegare meglio questo concetto ci si può rifare a qualche esempio di uso comune nei subacquei: "caricando una bombola aumenta la pressione totale della miscela d'aria e di conseguenza proporzionalmente la pressione parziale dei singoli componenti, ma la percentuale dell'ossigeno rimane sempre il 20% e quella dell'azoto l'80%."
La concentrazione salina si misura in quantità di grammi sale per litro di acqua e si aggira in media tra il 30 e il 40 per mille, cioè 30 o 40 grammi di sale in 1 litro di acqua. L'acqua di superficie è più salata, perché più soggetta all'evaporazione.
I sali che si trovano in mare sono più di 80, ma quelli presenti in maggiore quantità sono il
Cloruro di Sodio (NaCl), ossia il comune sale da cucina, il
Cloruro di Magnesio (MgCl2) e di
Potassio (KCl). Tutti gli altri sali pur essendo presenti in piccolissime quantità, sono comunque fondamentali per la sopravvivenza di molte specie viventi e vengono denominati
"oligoelementi". Tra i sali più importanti troviamo i
nitrati e i
fosfati derivanti dalla decomposizione degli esseri viventi e dei loro rifiuti. Questi sono denominati
"sali nutritivi" o semplicemente
"nutrienti" perchè costituiscono il concime per i vegetali e determinano quindi insieme alla luce, la presenza di alimento primario per gli animali e la produzione di ossigeno.
Non tutti i mari hanno lo stesso tasso di salinità.In corrispondenza delle fasce tropicali gli oceani sono più salati: il Sole è più caldo e l'acqua evapora facilmente, depositando sali. Il Mar Rosso e il Mediterraneo sono piuttosto isolati e infatti hanno una concentrazione di sale più alta della media. Le maggiori concentrazioni di sali si registrano nel
Mar Morto che contiene circa 290-350‰, che corrispondono a
350 grammi di sale per litro! Malgrado il nome, il Mar Morto è in realtà un lago. In questa regione il clima è desertico e l'evaporazione molto intensa. A causa dell'elevatissima salinità non può essere abitato da pesci e alghe.