Tempo birbone

Pulllllltroppo il tempo, anzi il mare, ha deciso di farci godere il divano, quindi invece di postare l'immersione che non possiamo fare, scrivo un pò di cose mie. Magari per qualcuno potranno essere parole noiose o senza senso, ma purtroppo e l'unica cosa che mi viene da scrivere, avrei preferito tanto raccontare una vacanza, ma il tempo e i denari lottano tra di loro per chi sono meno, avrei potuto postare un meraviglioso articolo su una qualsiasi meravigliosa creatura marina, ma è bene che questo lo faccia, con mia immensa stima e invidia, chi lo sa veramente fare (tutti gli onori alla mitica biologa ilaria), oppure avrei potuto inserire qualche bel racconto, immagine o video trovato qua o la nella rete, ma mi sembrava una soluzione un pò vuota di contenuto, atta a riempire il blog, giusto per non lasciarlo fermo, visto che nessuno scrive niente. E allora cominciano, e quello che voglio raccontare, dopo questa noiosa premessa è il fascino che CALAFURIA ha su di me!
Fino all'anno scorso ne avevo solo sentito parlare come paradiso dei subacquei fai da te, cioè per coloro che non si appoggiano a strutture per immergersi. Il sito, anzi, i siti di immersione si trovano nella parte costiera a sud di livorno, dal castello del boccale fino al romito, ma la parte presamagiormente d'assalto dai subacquei è sotto la TORRE DI CALAFURIA.

La Torre, nota anche come Torre dei Mattaccini, si innalza lungo la via Aurelia, a breve distanza dal moderno ponte in cemento armato costruito nel dopoguerra accanto a quello della linea ferroviaria Livorno-Cecina sulla “gola di calafuria”. La Torre di Calafuria si inserisce in un complesso sistema difensivo che da Livorno si spingeva lungo la costa meridionale della sua attuale provincia. La sua costruzione risale al XVI secolo ed in seguito, cessate le sue funzioni prettamente difensive, fu utilizzata dalla finanza per il controllo della costa. Per questo motivo fu inoltre restaurata all'inizio del Novecento con la ricostruzione della copertura e del ballatoio perimetrale alla sommità, L'edificio presenta una pianta quadrata, con un corpo di quasi 8 metri di lato sostenuto da un grande muraglione a scarpa; l'accesso si trova al di sopra di questo possente basamento, alta circa 20 metri. Attualmente la torre ospita lo studio del pittore labronico Alberto Fremura, conosciuto dalla principessa dei subnormali Isabella.



La prima immersione che feci qua mi colpì per la sua ricchezza di corallo e per la sua particolarità delle pareti, ricche di anfratti e grotticelle, e più mi immergo più appezzo queste caratteristiche. Qua trovare aragoste, polpi, murene, astici, gronchi e facile, (tranne quando c'è il barbiero, scherzo ovviamente, e spero di non dare spunto per inutili e infantili polemiche), ma il padrone dell'immersione è il corallo, che già dai 20 metri fa capolino da sotto le rocce, infatti tutte le pareti dei gradoni, compresi anfratti e grotte, sono coralligene, ovvero sede di insediamenti di un bel corallo rosso (corallium rubrum), ben nutrito, di grandezza mediopiccola, disposto in banchi cosiddetti latini, cioè estesi e fitti.

Per concludere il post vorrei fare un grande e doveroso ringraziamento particolare a due persone, al barbiero che con la sua "ospitalità" mi ha dato la possibilità di entrarea far parte di un meraviglioso gruppo di amici e subacquei, e a vittorio che si è accollato l'onere di farmi da compagno e guida nelle immersionidandoni (e continuando a darmi) utilissime e pratiche dritte, un grazie anche a tutto il resto del team, che ogni volta mi accoglie con amicizia, valore che non dovrebbe assolutamente mancare ad ogni subacqueo, anche se ogni uno con le proprie caratteristiche!



E adesso che dire………. Buone bolle a tutti!!!!!!!