domenica, settembre 17, 2006

Jacques Yves Cousteau

Ero ancora un ragazzino quando nel lontano 1975 data la mia grande passione per il mare, mia madre mi regalò l’enciclopedia “OCEANI Fabbri Editori” scritta con la collaborazione di Cousteau. Forse sperava, come tanti genitori, di vedermi negli anni futuri un bravo studente, capace di ottenere ottimi voti e continuare negli studi fino alla laura …si sbagliava! ...ma non si sbagliò nel regalarmi la collana di libri che ancora possiedo e a volte sfoglio con piacere.
Il mio ricordo dei documentari di Cousteau e la sua nave Calypso, sono oggi, ancora più marcati nel mio cervello, quando, durante le mie modeste immersioni, ho la possibilità di vedere qualcosa di quello che veniva descritto nei commenti e dalle immagini.
Ale ì Luce


Dedico questo post sulla biografia (recuperata su internet)
di un grande subacqueo:

Scienziato, oceanografo, inventore, regista ed esploratore instancabile degli abissi marini, Cousteau è un uomo che si è sempre distinto per la grande libertà interiore, avendo sempre vissuto la sua vita assecondando i suoi desideri e le sue aspirazioni, a dispetto di tutto e delle eventuali difficoltà.

Jacques Yves Cousteau nacque l'11 giugno 1910 a Saint-Andre-de-Cubzac, nei pressi di Bordeaux. Figlio di un avvocato che viaggiava spesso per lavoro, prese fin da piccolo l'abitudine di girare per il mondo.
Nel 1930 entrò nell'Accademia navale, con il preciso scopo di far parte dell'aviazione di marina. Fu un brutto incidente d'auto, all'età di 26 anni, che condizionò completamente la sua vita. Per riabilitare le braccia, infatti, fu spinto dai medici al nuoto. L'utilizzo di un paio di occhialetti di protezione gli permise di scoprire le meraviglie di quello che lui stesso battezzerà "il mondo del silenzio".

Durante la guerra Cousteau partecipò alla resistenza coinvolto nello spionaggio. Ciò gli valse la Legione d'Onore attribuitagli dal generale De Gaulle.
F
u proprio durante gli anni della guerra, esattamente nel 1942, che mise a punto con l'ingegner Emile Gagnan il primo erogatore per immersione subacquea. Una invenzione che avrebbe rivoluzionato il modo di scendere sott'acqua e che è rimasta ancora oggi sostanzialmente immutata. Allo stesso tempo Cousteau continuava a coltivare la sua passione per il cinema e metteva a punto una delle prime cineprese sottomarine.

Alla fine degli anni '40 ci fu la svolta della sua vita: il miliardario inglese Guiness gli mise a disposizione un dragamine varato pochi anni prima. Cousteau lo battezzerà Calypso.
La prima grande spedizione avvenne proprio nel Mediterraneo, per gli scavi archeologici sul Grand Conglue un antico relitto al largo di Marsiglia. Poi fu la volta del mitico viaggio attraverso l'inesplorato Mar Rosso e l'Oceano Indiano che porterà alla realizzazione del primo grande film: "Il mondo del silenzio", con la regia di Louis Malle. Un film premiato con Oscar e Palma d'Oro. Il libro vendette oltre 5 milioni di copie in 20 lingue differenti.
Il "Mondo senza Sole" fu il suo secondo grande successo,
mentre si susseguivano le spedizioni e Cousteau rivolgeva sempre di più la sua attenzione al mondo della scienza e della tecnologia dell'esplorazione subacquea. Ciò sfociò con gli esperimenti di Precontinente, dall'inizio degli anni '60, alla realizzazione delle prime immersioni in "saturazione", che consentivano all'uomo di vivere per lunghi periodi di tempo esposti ad alte pressioni. Questo concetto è la pietra miliare nel campo dell'immersione subacquea professionale, soprattutto nel campo della estrazione petrolifera in mare.
Una tappa molto importante per il Comandante fu l'onorificenza di membro dell'Académie Francaise, ottenuta nel 1989.
Cousteau è morto il 25 giugno 1997.

Una sua dichiarazione:
Eravamo giovani quando ci siamo dedicati alla scoperta, all'esplorazione. Quando quello che ci interessava era scendere più profondo e vivere sul fondo del mare, recuperare i resti di una grande galea romana, affrontare gli squali, terrificanti e misteriosi mostri marini.
E la gioventù è grintosa, entusiasta, totale, egocentrica, estremista, spericolata. Eravamo giovani e pensavamo a noi stessi, alla realizzazione dei nostri sogni.
Poi siamo diventati adulti. Dunque più altruisti, più riflessivi. Allora l'interesse maggiore è diventato quello di raccontare le nostre esperienze, di coinvolgere gli altri nella nostra avventura. Lo scopo della vita è divenuto quello di infiammare gli animi, di accendere gli entusiasmi.
Ci siamo resi conto che un uomo da solo non è nulla, se non si rapporta a quelli che lo circondano. Attraverso le immagini, attraverso i racconti, le esperienze vissute cambiavano forma, acquistavano spessore. Solo attraverso la divulgazione, la crescita dei singoli poteva diventare la crescita dell'intera umanità. Solo così il patrimonio di ognuno poteva entrare a far parte della cultura di tutti".
Oggi abbiamo percorso il mondo in lungo e largo, ne abbiamo svelato e raccontato i segreti. Ora bisogna impegnarsi per conservare tutto questo. Ora si deve far sì che le immagini dei film, le storie dei libri non rimangano fine a se stesse. Bisogna lottare perché tutti abbiano diritto ad una vita felice in un pianeta ancora integro.

A fronte di queste dichiarazioni di intenti si sono succedute tantissime produzioni, che sarebbero lunghissime da enumerare.

3 commenti:

Vittorio (Archimede) ha detto...

Io purtroppo di filmati del grande Jacques non ne ho,ma alcuni li rammento sempre.
Come si fa daltronde a dimenticarsi dei Pionieri e delle grandi icone del mondo marino?

gavriol ha detto...

Il Comandante non è un'icona è un mito.Vittò ti dò io Il momdo del silenzio almeno vedi come si faceva ricerca oceanografica negli anni 50 con la dinamite per catalogare i pesci della barriera corallina del mar rosso e con il martello per portare a galla pezzi di corallo in compenso però sulla calipso mangiavano aragoste anche i cani.Comunque siamo tutti suoi figli.....GRANDE BABBO.....

Anonimo ha detto...

Pensa che la colonna sonora della mia vita è stata "a salty dog" dei Procol Harum ..... non so se la ricordi ..... la sigla del programma televisivo Avventura (i documentari di Cousteau erano immancabili) ..... ci stò preparando un post. Ero veramente molto piccolo .... ma ti leggerari il post .... devo solo preparare un minivideo con la musica in sottofondo.
Ciao Ale
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