sabato, agosto 12, 2006

Parliamo di fotografia (Terza parte)


Durante una gita in barca avrete sicuramente notato che allontanandovi dalla costa , approssimandovi ad un fondale maggiore, il colore del mare si fa sempre più blù. Così , anche durante un’immersione, mano a mano che scendiamo in profondità, l’ambiente assume un tono azzurrognolo Le motivazioni vanno ricercate in quello che si chiama "assorbimento selettivo della luce" che è il motivo principale dell’effetto monocromatico delle nostre foto subacquee.
Per capire il fenomeno proviamo a fare un passo indietro e ,non me ne vogliano i tecnici ,ma in modo semplice proviamo ad affrontare l’argomento.
Il nostro occhio percepisce solo una parte della radiazione luminosa ,ossia della luce, che ci circonda e questa porzione è"formata" dall’insieme di tutti i colori dell’iride . Se facciamo passare un raggio di luce attraverso un prisma di vetro,osserviamo che all’uscita ,la luce, è scomposta nelle sue "parti" cioè escono tanti raggi di luce colorata come un arcobaleno dal rosso al violetto. L’acqua, nei confronti della luce , si comporta come un filtro che ne assorbe i colori in misura differente da colore a colore : in pochi metri già il rosso svanisce, seguito poi dall’arancio,giallo,verde ed infine il blù. Quando ci troviamo sopra un fondale di oltre 25mt con buona visibilità , quindi, l’unico colore che si può vedere è l’azzurro, poiché gli altri colori saranno già svaniti trasformatisi in calore, e che in varie tonalità di celeste ci accompagna in tutti i mari anche con profondità abissali.
Utilizzando una sorgente luminosa, ripristiniamo i colori naturali ma , l’assorbimento selettivo, farà sentire il suo effetto anche in questo caso, fotografando con il flash un soggetto posto ad un paio di metri, il lampo per giungere sino all’obbiettivo, deve percorrere una distanza di circa 4mt che gli farà perdere una buona quantità di dominante rossa. Per ovviare a tale inconveniente, esistono appositi filtri ma , se possibile , è sempre meglio avvicinarsi il più possibile al soggetto di modo che la minima quantità d’acqua interposta fra flash-soggetto-fotocamera, minimizzi gli effetti deleteri di questa distorsione.Bisogna anche aggiungere che l’occhio risente in misura relativamente modesta dell’assorbimento selettivo della luce , infatti la visione umana , differentemente dalla ripresa video, è un misto di informazioni ottiche elaborate dal cervello che corregge l’immagine ottica sommandola ad una vista mentale ,ripristinando quindi alcuni "punti"come esso meglio li riconosce.Difficilmente dunque in pochi metri d’acqua saremmo capaci di capire veramente cosa vede la fotocamera;tra le varie tarature delle digitali comunque esiste anche la possibilità di impostare la "scena fotografica": :ritratto,paesaggio,tramonto,e , per alcune anche foto sub.
Sistemi che filtrano elettronicamente la luce, e nelle modalità tramonto o foto sub ,addolciscono o sovraccaricano appositamente con quei colori che nel nostro impiego sono così flebili.
Il ritocco finale, poi , sarà come sempre l’apice di tutti gli sforzi che abbiamo fatto e che talvolta ci rende un po’ più contenti e orgogliosi di noi stessi.
La trattazione di questo argomento dovrebbe continuare con alcuni cenni sulla "temperatura colore" e "assorbimento di luce" che , per non annoiare i lettori vedremo di spiegare in una prossima occasione.

Vittorio (Archimede).

1 commento:

Ale (ì Luce) ha detto...

Caro Archimede.....ma sei un mostro di sapienza in materia!!

L'ISOLA-CALAFURIA.....SUBNORMALE PER SEMPRE!!!

Visto che nessuno più pubblica sul blog dei subnormali appena ho qualche media lo faccio io- Immersione da terra a Calafuria.... Dopo una ...